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monty
Cewbacca
Italy
68 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 12:04:13
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Ciao a tutti Mi sono appena iscritto a questo forum (anche se lo leggo da tempo e lo trovo molto interessante e stimolante.
Circa due anni fa mi sono avvicinato a questa meravigliosa pratica sportiva che è il tiro con l'arco. Mi alleno con costanza, con frequenza di almeno 4 giorni nel periodo invernale e praticamente tutti i giorni in estate. ( dalle 150 alle 300 frecce per allenamento ) I mie punteggi in allenamento sono piuttosto buoni, oserei dire ottimi, ma in gara non riesco ad esprimermi nemmeno al 60 per 100.
L'emozione mi attanaglia, mi fa tremare e le prime 3-4 serie di tiri sono solitamente un disastro, poi, piano piano inizio a tirare benino. Per capirci in indoor 18 mt i miei punteggi oscillano da 534 ai 540 punti ( ben al di sotto degli allenamenti ). Purtroppo non riesco a vincere l'emozione iniziale. Qualcuno mi può suggerire qualche valido metodo per controllare questa eccessiva emotività? Secondo voi è solo una questione di tempo, quindi basta fare un certo numero di gare e via via acquisire maggior esperienza che permetta automaticamente un miglior controllo su se stessi ?
Ogni suggerimento sara' per me come manna.
Un arciere frustrato Grazie anticipatamente per le vostre risposte.
by Monty
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karis
Leia
Italy
576 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 12:18:40
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Se in due anni che tiri hai raggiunto i 540 punti forse potresti darmi tu dei suggerimenti Ma forse il trucco è che riesci ad allenarti più volte alla settimana... E questo credo sia anche la tattica giusta per le gare: più ne fai, più ti sembrerà normale farne e non le vivrai come un esame, ma come la routine; questo ti creerà meno ansia e i tuoi punti saranno sempre più simili a quelli che fai in allenamento. (E' ovviamente solo la mia opinione, basata sulla mia breve e personale esperienza!)
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Edited by - karis on 11/11/2003 12:23:47 |
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M.arco
Leia
Italy
471 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 12:45:34
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Credo che, come hai accennato, l'esperienza farà rientrare nella norma la forte emozione che ti prende ad inizio gara. La placherà, non la farà scomparire del tutto. Sarebbe inoltre un peccato se ti presentassi sulla linea di tiro come iceman, perderesti quelle sensazioni, quelle emozioni che ti lasciano un bel ricordo il giorno dopo.
a proposito con che arco tiri non ce lo hai detto ... |
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monty
Cewbacca
Italy
68 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 13:12:13
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Ho iniziato con un Pse e flettenti Exe. Dopo sei mesi Ho cambiato flettenti passando agli Hoyt Vector. Da poco meno di un anno sto usando il riser Samick Master con flettenti Samick Master. Sono molto soddisfatto di questo materiale della Samick che considero il migliore fra tutti quelli che ho provato finora.( anche archi di altri amici) Il riser attenua di molto le vibrazioni, è molto silenzioso, mentre i flettenti sono a mio modesto giudizio molto fluidi mentre i Vector al mio maggior allungo mi sembrava di trovare un muro. I flettenti attuali sono marcati 36 lib. ma in realtà sono 38 effettive. (in Corea misurano in maniera diversa ? ).
Ho un allungo di 31 e mezzo e svilutto 49 lib. effettive ( ma sarò mica scemo a far tutta sta fatica ? ) uso aste ace 470 da un anno. Prima usavo le Easton Hyperspeed che erano molto buone ma purtroppo molto fragili ( rotte 6 serie da 12 in un anno, evento che mi ha ridotto sul lastrico )
Cosa ne pensate di questo materiale ? Qualcuno ha mai provato i flettenti NISHIZAWA ? Sembra che siano favolosi, molto ma molto fluidi. Avete notizie in merito.
Grazie Monty |
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karis
Leia
Italy
576 Posts |
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Jonny
C3PO
Italy
39 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 13:44:22
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Una delle questioni più rilevanti dove lo psicologo dello sport è in grado di intervenire con un efficace piano di lavoro è la gestione dell'arousal dell'atleta. Con il termine arousal è indicata in psicofisiologia l'intensità dell'attivazione fisiologica e comportamentale dell'organismo: quando l'organismo deve effettuare una prestazione deve attivarsi, cioè mettere in moto una serie di processi caratteristici dello stato di arousal;. Essi sono: 1) aumento della vigilanza e dell'attenzione (attivazione del sistema nervoso centrale) 2) i muscoli si preparano allo sforzo (attivazione del sistema muscolo-scheletrico) 3) cuore e polmoni si attivano per sopportare lo sforzo (sistema vegetativo simpatico) L'energia psichica è l'attivazione della mente e sta alla base della motivazione; quando è associata ad emozioni come eccitazione e felicità è positiva, quando è associata ad emozioni come ansia e rabbia è negativa. Lo stato di stress si verifica quando gli atleti intuiscono che c'è uno squilibrio tra quello che è chiesto loro di fare (sfida) e quello che invece essi sentono di essere capaci di fare (livello di abilità). Lo stato di flow è il livello ottimale dell'energia psichica associato ad un adeguato livello di stress (il cosiddetto eustress o stress positivo); il flow è caratterizzato da un arousal (attivazione) funzionale al raggiungimento dell'obiettivo sportivo.
Nello stato di flow l'attenzione è orientata sul compito, l'atleta non è disturbato dai propri pensieri poichè è completamente assorbito dalla sua attività, ed infine l'atleta sente di controllare le proprie azioni.
Massimo livello di energia psichica IPER-ATTIVAZIONE = Ansia e rabbia = Alto livello di stress ATTIVAZIONE ADEGUATA = STATO DI FLOW = Benessere e concentrazione Basso livello di stress = IPO-ATTIVAZIONE = Noia e stanchezza SEGNALI TIPICI DI UNA IPER - ATTIVAZIONE: - Ansietà. - Tensione e rigidità muscolare. - Aumento della frequenza cardiaca, respiro irregolare, innalzamento della pressione arteriosa. - Affaticamento precoce. - Scarso controllo delle proprie reazioni emotive (scatti di rabbia). - Difficoltà di concentrazione e di attenzione. - Attenzione spostata sui fattori distraenti esterni (ambiente) o interni (idee negative). STRATEGIE PER ABBASSARE IL PROPRIO LIVELLO DI ATTIVAZIONE: - Effettuare esercizi per mantenere bassa la frequenza respiratoria (respirazione profonda e regolare). - Esercizi di rilassamento muscolare . (mezz'ora prima della gara oppure durante le fasi più impegnative e stressanti). - Esercizi di focalizzazione dell'attenzione. - Esercizi di deconcentrazione dai fattori distraenti. - Sviluppare un atteggiamento mentale positivo. SEGNALI TIPICI DI UNA IPO - ATTIVAZIONE: - Sensazione di mancanza di energia (l'atleta si sente spento, fiacco). - Scarsa concentrazione (distrazione, attimi di confusione psicologica, indecisione). - Troppa riduzione della tensione e dell'ansia (mancanza di stimoli). - Disinteresse e demotivazione. - Noia e pigrizia. - Scarsa valutazione del tempo e incapacità di anticipazione. - Sensazione psichica di impotenza (è inutile tentare, tanto non ce la faccio). STRATEGIE PER AUMENTARE IL PROPRIO LIVELLO DI ATTIVAZIONE: - Effettuare esercizi per mantenere alta la frequenza respiratoria (respirazione rapida e frequente). - Esercizi di mobilizzazione (prima della gara). - Revisione mentale dei propri obiettivi e visualizzazione degli avversari - Linguaggio interno positivo. - Con l'uso della visualizzazione recuperare stati emotivi positivi di esperienze passate.
Un buon psicologo dello sport, a volte, è più importante delle ACE.
jonny
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karis
Leia
Italy
576 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 13:51:11
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Jonny, ma dove sei stato fino ad oggi? Mi sembra che ne avresti potuto scrivere di cose!!! |
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monty
Cewbacca
Italy
68 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 13:51:50
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Per Karis.
Grazie, molto interessante quello che ho letto. Magari avessi anch'io la mamma che mi segue e che mi compera i materiali!!!
Sigh sigh... sono anzianotto quasi cinquanta per l'anagrafe ma 15 secondo mia moglie, ( in realtà me ne sento 17 )
Per quanto riguarda i materiali che io cambio e provo spesso, vorrei precisare che non seguo mai le mode o qualche cosa che illusoriamente penso possa farmi fare un punto in più. Semplicemente cerco dei materiali che mi consentano di praticare questo sport con il minor dispendio possibile di energia e fatica. Ad esempio, i flettenti della Samick, rispetto agli altri che avevo, essendo più fluidi mi permettono di eseguire un gesto più vicino alla tecnica corretta a tutto vantaggio di una minor fatica ed una maggiore precisione .
Ma a proposito dei flettenti NISHIZAWA ? Qualcuno li ha provati e mi sa dare un' opinione ?
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Geppo
Luke
Italy
948 Posts |
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chris
Obi Wan
Italy
2447 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 14:25:07
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Dopo 28 anni di gare, molto spesso anch'io sono preso da tremori all'inizio delle gare e mi ci vogliono 2-3 volées di gara per mettermi a posto.
Il problema di fondo è che moltissimi prendono la gara come un esame e non per quello che è! In altre parole, si pensa che la gara sia un controllo di quanto si abbia appreso, e non la messa in pratica di quanto imparato.
Tutti quanti abbiamo avuto almeno un'istruzione elementare, giusto? Se io chiedo a chiunque di definire le oprazioni fondamentali (+ - / *), o di recitare la tabellina del 12, tutti avremmo difficoltà, vero? Ma se devo fare un calcolo so perfettamente quale delle 4 operazioni devo fare, e se mi chiedono quanti mesi di garanzia mancano quando la macchina l'ho presa 5 mesi fa e la durata della polizza è di 3 anni non devo neanche calcolare! (31 se uno non c'è arrivato)
Discorso astruso, ma per far capire che se uno si avvicina alla gara non come a un esame, ma come la pratica dopo la teoria, tutto procede molto meglio.
Ovviamente tutto questo è valido se uno in allenamento tira come se fosse una gara!
Altrimenti cosa mi serve allenarmi per una cosa se poi quella cosa non la faccio?
Chris |
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wese
Leia
Italy
559 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 14:50:46
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una posssibile soluzione potrebbe essere quella di allenarti come se fosse una gara. Un giorno alla settimana allenati con qualcun'altro della tua società, meglio se più bravo di te, e fate una bella gara, giocatevi qualcosa, una birra, una pizza, tutto va bene per tenere alto il tono dell'allenamento. |
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Paolo
Luke
Italy
631 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 15:10:13
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Potresti scomporre l'ansia in tante "piccole" ansiette...
Nel senso: prefiggiti dei risultati legati ai risvolti emotivi delle prime tre volè, che so, un minimo di punteggio solo in quella volè, senza pensare all'intera gara, oppure focalizzare un ritmo di pensiero che in provi in allenamento e che dovrai ripetere in gara il più possibile simile, allontanando l'ansia.
Oppure provare con rudimenti del biofeedback: in allenamento controlla le tue pulsazioni in situazioni che ti sembrano ansiogene (o al contrario, di tensione ottimale per il conseguimento dei punteggi cercati), cerca di sviluppare delle strategie per crearti ansia (sempre in allenamento: fingere una gara, creare situazioni stressanti, ecc.) e delle contro-strategie per riacquisire in fretta tranquillità. Il tutto tenendo come parametro di riferimento le pulsazioni cardiache.
Una volta acquisita per bene, questa strategia dovrebbe aiutarti nel gestiore al meglio l'ansia da gara... |
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gabriele
C3PO
45 Posts |
Posted - 11/11/2003 : 20:55:56
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è normale chè uno chè si allena vada poi a gareggiare, è normale chè voglia fare una bella figura, è normale che desideri vincere, è normale che sente la tensione prima, durante e dopo (si, anchè dopo, è normale chè le mani sudino, il cuore batta più forte ecc. E' TUTTO NORMALE!!!!!!! invece di aver paura bisognerebbe ricercare la tensione, l'ansia naturale chè permette di essere più riflessivi, più attenti, più combattivi...... NON BISOGNA AVERE PAURA DI UNA COSA NORMALE. purtroppo tutto quello chè ci fa sentire diversamente dal solito ci spaventi. il bello della gara è chè ci si sente diversi. E VA BENE COSI' |
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monty
Cewbacca
Italy
68 Posts |
Posted - 13/11/2003 : 09:59:15
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Ringrazio tutti voi per l'interessamento e per i consigli. Cerchero' di applicarli nella prossima gara. Quest'anno non ho ancora fatto un 18 mt. che a mio avviso e' la gara che maggiormente provoca ansia ed agitazione.
Visto che solitamente sono le prime 3-4 volees che mi creano problemi, se le saltassi iniziando a tirare dalla quinta ?
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karis
Leia
Italy
576 Posts |
Posted - 13/11/2003 : 10:02:03
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quote: Originally posted by monty
...se le saltassi iniziando a tirare dalla quinta ?
Ti consiglierei invece di farne 4-5 in più. |
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monty
Cewbacca
Italy
68 Posts |
Posted - 13/11/2003 : 11:52:07
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Per Karis.
Ottima l'idea delle 4-5 in più.
Ma secondo te i punti sarebbero validi ?
E quando dovrei tirarle ? durante la pausa tra la prima e la seconda serie ?
Magari potrei portare una giustificazione medica del mio psicologo personale che mi autorizzi a far ciò.
Sai la faccia degli arbitri ? Magari ci cascano !!!!
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karis
Leia
Italy
576 Posts |
Posted - 13/11/2003 : 12:21:04
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Vieni a fare la gara di Chiasso, in Svizzera: lì prima della gara ci sono 45-60 min. di riscaldamento e puoi tirare quante frecce vuoi!!! Problemi con gli arbitri non dovresti averne... |
Edited by - karis on 13/11/2003 12:21:42 |
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mauman
Han Solo
Italy
259 Posts |
Posted - 18/04/2005 : 14:58:53
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Riprendendo questo vecchio topic... Ieri, 70 metri, 9 del mattino, dopo essermi allenato parecchio ultimamente, ottime sensazioni in allenamento, faccio le volé di riscaldamento e nessun problema, 50, 53, in linea coi miei punteggi di allenamento (in gara fino all'anno scorso non avevo mai superato i 500...). Decido di non tirare l'ultima volé di riscaldamento e passo il tempo che resta facendo esercizi di rilassamento semplici, tipo respirazione lenta, e stretching dei muscoli del collo. Inizio gara, arrivo sulla linea di tiro perfettamente rilassato e sorpresa, niente va più bene e passo così 5 volé con punteggi ridicoli, chiedendomi cosa sta succedendo ma senza inc... più di tanto. Finisce la prima parte e realizzo di aver avuto un totale calo fisico dovuto probabilmente al rilassamento troppo ben eseguito () e riprendo cercando di essere un attimo più "convinto". Risultato della seconda parte, 40 punti in più della prima. Morale: ricordarsi sempre che il tiro con l'arco è sì uno sport in cui serve mantenersi rilassati ma rimane sempre uno... sport!!! E quindi la prestazione viene determinata in buona parte anche dall'azione fisica e non solo da quella mentale. Ok, perché ve lo scrivo? Non ne ho idea...
Maurizio |
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