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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 02/08/2006 : 10:34:45
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http://www.fitarco-italia.org/circolari/3006tesseramento.pdf
La circolare 30/2006 inserisce alcune importanti novità, una condivisibili, altre due molto meno.
1) La riaffiliazione cartacea diventa costosissima. Direi nella logica delle cose. Senza internet una società odierna non dovrebbe neppure esistere, quindi l'approccio che spinge "durmente" a passare al telematico e' benvenuto e a vantaggio di tutti.
2) la tassa di trasferimento durante l'anno aumenta dalla normale quota (26 o 16 euro) a ben 100 euro. Questa e' una gabella senza senso. Gia' mal digerita prima, ma giustificabile da supposti costi amministrativi, nella situazione "tutti in internet" andava al piu' abolita, non aumentata. Perché è stato fatto? Va a colpire nella generalità quelli che si trasferiscono di abitazione come quelli che semplicemente decidono di cambiare perche' hanno "dissapori" nella socità di origine. E perche' punirli? Perche' colpire delle separazioni che per definizione sono consensuali?
3) Responsabilità continua della società di partenza sull'atleta anche in caso di rilascio di nulla osta, se la società di arrivo rifiuta il trasferimento. La norma non puo' esistere. Un nulla osta viene rilasciato dopo DIMISSIONI dalla società. Dalla accettazione delle dimissioni, la società di partenza non puo' piu' essere ritenuta responsabile per l'atleta dimissionario che ha a quel punto, se non passa contestualmente ad altra società, assume semplicemente lo stato di non tesserato, sia societario che Fitarco, come sempre avvenuto. La eventuale riammissione alla società di partenza e' ovviamente regolamentata solo ed esclusivamente dallo statuto sociale, non certo dal contenuto di una circolare Fitarco. Nessuna societa' puo' essere obbligata a ritesserare automaticamente un dimissionario, anche se recente.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
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martille
Cewbacca
Italy
81 Posts |
Posted - 02/08/2006 : 11:04:58
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Di regole poco comprensibili ce ne sono diverse. Io non ero più tesserato da anni. Però, visto che dal Molise mi sono trasferito in Toscana, per affiliarmi ad una società ho dovuto fare una dichiarazione dove dico che desidero affiliarmi (cosa che mi sembra scontata, mi sto associando !!!) ed ho dovuto contattare il comitato regionale del Molise per far fare una dichiarazione dove dicono che sanno che io mi voglio affiliare con la società XXXXX. Non capisco il senso di questa cosa, io ora in Toscana sono residente e sono anni che non sono affiliato con società molisane. Mi sembrano complicazioni fastidiose ed inutili.
Il barbiere può far bello solo il guscio del cervello |
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klaus55
Cewbacca
Italy
53 Posts |
Posted - 02/08/2006 : 23:45:30
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quote: Originally posted by vittarco [3) Responsabilità continua della società di partenza sull'atleta anche in caso di rilascio di nulla osta, se la società di arrivo rifiuta il trasferimento.
Secondo me può trovare giustificazione nei casi in cui l'atleta che ha richiesto il nulla osta non riesce a perfezionare il trasferimento in tempo utile (anche per cause dovute a terzi) o per imprevisti e pertanto per quale motivo sospendergli il tesseramento? in fin dei conti ha già pagato per tutto l'anno sportivo e quindi la società di origine deve assolvere i suoi doveri. Non dimentichiamo il vero significato del "nulla osta" è un permesso, una oppurtunità concessa consensualmente all'atleta non una punizione! Comunque non è molto cambiata la situazione dalla precedente circolare n.44 del 2005 che recita: ....il passaggio di società avrà effetto dal 1 giorno del mese successivo a quello indicato sulla ricevuta di versamento.. . Claudio |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 03/08/2006 : 10:35:05
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klaus55, uno non chiede il nulla osta, uno da le dimissioni. Lo statuto del mio club, come quello credo di tutti, non contempla alcun riferimento a "nulla osta" di nessun genere, ma ha le norme relative alle dimissioni ed alla perdita della qualifica di socio. Se si perde la qualifica di socio, per riacquistarla occorre ripresentare domanda di iscrizione e riversare la quota associativa nella misura prevista. Si e' nuovi soci a tutti gli effetti. Il perfezionamento del trasferimento ad altra società e' un problema della persona. Se riesce a farlo entro la scadenza del fine mese (dimissioni e nulla osta normalemnte fanno riferimento alla fine del mese), ben per lui, altrimenti risulta non tesserato fino al mese successivo. Ma la faccenda non e' piu' di competenza della società dalla quale ha dato le dimissioni. A Codice Civile, non e' piu' socio della stessa e quindi sono decaduti obblighi e diritti reciproci. Aggiungo che caricare di una responsabilità retroattiva la società nel caso (come spesso capitato) di uno che da le dimissioni, chiede il nulla osta e poi magari non si tessera da nessuna parte per sei mesi per scelta propria, mi sembra assurdo. La società di origine non sa piu' neppure che fine ha fatto la persona, e ne e' ancora responsabile? Scherziamo?
Nel sistema telematico attuale occorrerebbe a questo punto che venisse introdotta la storicità della permanenza nei vari club. Ovvero, il tizio A deve risultare tesserato nel club di origine dalla data 1 alla 2, e poi in quello di arrivo dalla data 3 alla 4 e cosi' via. La data di dimissioni dovrebbe essere gestibile dalla società di origine. Cosi' tutti sprebbero se uno e' veramente tesserato o no e per chi e da quando....
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Ratavulura
Han Solo
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229 Posts |
Posted - 03/08/2006 : 21:28:31
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quote: Originally posted by vittarco
http://www.fitarco-italia.org/circolari/3006tesseramento.pdf
2) la tassa di trasferimento durante l'anno aumenta dalla normale quota (26 o 16 euro) a ben 100 euro. __________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
Scusa se non ho capito bene, ma la tassa di 100 € è dovuta se un'atleta cambia società durante l'anno o anche se lo fa a fine anno??
Antonio
_____________________________________________________________________________ Il riso abbonda in bocca a chi piace il risotto |
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klaus55
Cewbacca
Italy
53 Posts |
Posted - 03/08/2006 : 23:11:31
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quote: Originally posted by Ratavulura Scusa se non ho capito bene, ma la tassa di 100 € è dovuta se un'atleta cambia società durante l'anno o anche se lo fa a fine anno??
Antonio
La circolare dice...Per i trasferimenti effettuati in fase di ritesseramento dovrà essere versata solo la quota di ritesseramento; non è dovuta alcuna tassa di trasferimento. Quindi....non è necessario il versamento se il trasferimento avviene in occasione del ritesseramento per il nuovo anno sportivo. |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 04/08/2006 : 10:51:26
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Contro l'elevazione della tassa di trasferimento a 100 Euro durante l'anno, c'e' anche da considerare che colpirà anche tutti coloro che cambieranno società a fine anno in anticipo sulla scadenza di fine dicembre per le solite probelematiche relative alle qualificazioni ai Capionati dell'anno successivo, indoor in particolare.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda |
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flavusmax
C3PO
Italy
4 Posts |
Posted - 04/08/2006 : 21:54:28
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Vittarco, credo si stia equivocando sui temini di dimissioni e trasferimento, quest'ultimo è regolato in via principale dal comme 6 art.31 del Regolamento Organico Federale. Il fatto che il trasferimento sia trattato all'interno delle norme sul tesseramento evidenzia un particolare aspetto dei rapporti giuridici del socio/tesserato. Il trasferimento riconosce a quest'ultimo il diritto (a certe condizioni) di mantenere senza soluzione di continuità il rapporto con la Federazione, modificando il soggetto (l'affiliato) attraverso il quale questo rapporto si instaura e viene gestito. La sostituzione di una società con un'altra va evidentemente regolata con senso pratico e bene ha fatto la Federazione a tutelare il tesserato garantendogli comunque, anche in fase di transizione, di poter svolgere la propria attività agonistica. Infine, se una Società non ha trattato nel proprio statuto la questione dei trasferimenti, questo è un segnale di un'eccellente autostima dei dirigenti sociali, ma comunque vi sono le norme della Federazione che appaiono dal punto di vista della ragionevolezza del tutto congrue alle situazioni concretamente ipotizzabili.
Vorrei ulteriormente roportare l'attenzione sulla questione del notevole aumento della tassa di trasferimento, in quanto se tale aumento è esclusivamente riferibile ad un fatto economico (aumentare le entrate federali), il termine usato da Vittarco sintetizza perfettamente gli elementi della questione, se invece tale spropositato aumento fosse connesso ad un particolare aumento della "mobilità" dei tesserati, prima di porre in atto misure economiche di scoraggiamento, sarebbe interessante indagare sule motivazioni dei trasfermenti, spero che qualcuno che ci legge e che abbia conoscenza diretta dei motivi alla base del provvedimento federale possa sollevarci dai nostri tristi pensieri. Flavusmax.
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Edited by - flavusmax on 06/08/2006 21:11:46 |
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averik
C3PO
Italy
40 Posts |
Posted - 05/08/2006 : 19:46:15
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quote: Originally posted by flavusmax ............se invece tale spropositato aumento fosse connesso ad un particolare aumento della "mobilità" dei tesserati, prima di porre in atto misure economiche di scoraggiamento, sarebbe interessante indagare sulle motivazioni dei trasferimenti, spero che qualcuno che ci legge e che abbia conoscenza diretta dei motivi alla base del provvedimento federale possa sollevarci dai nostri tristi pensieri. F.P.
Codivido la richiesta quotata. Io ritengo, inoltre, che non si possono mettere ostacoli, seppure economici, ad un atleta che ha deciso il trasferimento, per seri motivi, presso un'altra società. Si potrebbe arrivare all'assurdo di tarpare le ali ad un atleta che non potendo più operare serenamente in un ambiente che per lui è divenuto ostile, per duemila motivi, e viene costretto, per motivi economici a rimanere nella società che a lui non è più consona. Noi tutti sappiamo quanto, nel nostro sport, sia importante la serenità. Ciao. averik |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 06/08/2006 : 02:17:59
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Mi scuso con flavusmax ma per errore ho editato il suo postoriginale invece di quotarlo nella mia risposta. Lo prego di ripostare il testo completo, sperando l'abbia ancora disponibile.
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flavusmax
C3PO
Italy
4 Posts |
Posted - 06/08/2006 : 21:16:52
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quote: Originally posted by vittarco
Mi scuso con flavusmax ma per errore ho editato il suo postoriginale invece di quotarlo nella mia risposta. Lo prego di ripostare il testo completo, sperando l'abbia ancora disponibile.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
Non ti preoccupare, come vedi ho gia rimediato. Adesso io spero che tu abbia disponibile il tuo testo che ho sostituito nel mio post. Comunque se non ce l'hai io ho fatto una copia. |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 08/08/2006 : 00:47:26
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quote: Originally posted by flavusmax
. Infine, se una Società non ha trattato nel proprio statuto la questione dei trasferimenti, questo è un segnale di un'eccellente autostima dei dirigenti sociali, ma comunque vi sono le norme della Federazione che appaiono dal punto di vista della ragionevolezza del tutto congrue alle situazioni concretamente ipotizzabili.
Sorry, ma le Associazioni sportive dilettantistiche sono composte da Soci, che in alcuni casi possono anche essere tesserati a FITARCO o a FIARC o entrambe o a nessuna. La casistica e' vastissima. Un socio riceve un eventuale e non obbligatorio nulla osta nei termini FITARCO solo in preseneza di dimissioni dalla società di origine, poiche' in altro caso si cofigurerebbero violazioni di innumerevoli norme statutarie FITARCO, oppure comunque richiesta di cessazione di tesseramnto FITARCO tramite la società di cui si rimane magari ugualmente Soci. In presenza di entrambi casi, i diritti/doveri reciproci decadono (in relazione al tesseramnto FITARCO) e la società di origine non puo' per definizione essere piu' ritenuta responsabile delle atitvità dell'atleta che di fatto in caso di trasferimento non contestuale semplicemnte "sparisce" dalla FIATRCO.
Piu' volte come presidente ho rilasciato nulla osta a tesserati che non si sono poi iscritti a nessuna società o l'hanno fatto con mesi o addirittura anni di ritardo. Che responsabilità volete che un presidente e una società si assuma nei confronti di questi? Se non si ritesserano da altra parte, magari per un anno, saranno ben c....zzi loro? Ma lo sapete che anche nel tiro con l'arco si prevede la responsabiltà oggettiva per le violazioni da parte dei tesserati? Punizione alla società per comportamnto scorretto o illecito da parte di un NON PIU' SOCIO? Obbligo di rinnovargli il tesseramentoper l'anno successivo anche se non piu' tesserato, e senza neppure sapere di doverlo fare? Ma fate un rapido escursus su tutti i guai che possono capitare ad una società in una situazione di confusione normativa come questa... Un certo ben noto caso milanese dovrebbe aver insegnato pure qualcosa, viste le decine di migliaia di euro che e' costato a tutti i coinvolti, FITARCO compresa... Norma da rivedere.
I cento Euro sono quasi certamente una reazione emotiva a trasferimenti di società non desiderati già avvenuti in questi mesi. Purtroppo, va a colpire invece in massa i trasferimenti "normali" di fine anno 2007. Mi spiego: la mia società e molte altre hanno l'anno sociale che termina il 30 settembre proprio per avere un mese a disposizione per i rinnovi prima dei ritesseramenti FITARCO. Chi da le dimissioni a fine anno sociale , non ottiene il nulla osta per Gennaio, ma per Novembre. Ergo, si deve tesserare subito per Novembre e Dicembre con la nuova società, o star fermo due mesi (oppure pagarci 1/4 della quota annua per poter continuare nella nostra società fino a Dicembre, soluzione che pero' non incoraggiamo ed e' sottoposta ad approvazione specifica del nostro consiglio). Aumento esagerato e ingiustificato, che comunque non fermerà in alcun modo proprio i trasferimenti che sono stati origine della norma.
vittarco
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Stef4o
Cewbacca
Italy
87 Posts |
Posted - 08/08/2006 : 11:33:46
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quote: Originally posted by vittarco Un socio riceve un eventuale e non obbligatorio nulla osta nei termini FITARCO solo in preseneza di dimissioni dalla società di origine, poiche' in altro caso si cofigurerebbero violazioni di innumerevoli norme statutarie FITARCO, oppure comunque richiesta di cessazione di tesseramnto FITARCO tramite la società di cui si rimane magari ugualmente Soci. In presenza di entrambi casi, i diritti/doveri reciproci decadono (in relazione al tesseramnto FITARCO) e la società di origine non puo' per definizione essere piu' ritenuta responsabile delle atitvità dell'atleta che di fatto in caso di trasferimento non contestuale semplicemnte "sparisce" dalla FIATRCO.
Vittorio, potresti citare una delle eventuali violazioni? Per quanto ne so, l'associazionismo è libero, nel senso che un atleta - pur rimanendo tesserato con una sola società - può essere socio di innumerevoli altre. Ovvio che in questo caso spuntano le incompatibilità a ricoprire incarichi direttivi, ma mi sembra che ci si fermi qui.
"Mi piace essere più professionale che professionista" (Stefano) |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 08/08/2006 : 11:59:57
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Lo statuto FITARCO prevede che non puoi essere tesserato per due società. Per Fitarco, ovviamente; quindi devi dare comunque dimissioni specifiche "FITARCO" dalla tua società di origine per passare ad altra società. Si tratta di intendersi. Lo stato di Tesserato FITARCO e' sempre tramite una sola società. Poi se alcune società consentono di avere soci non tesserati Fitarco o soci tesserati tramite altre società, questo riguarda ovviamnte la libertà di associazione. Per definizione, non si puo' solo "chiedere nulla osta", ma occorre proprio rassegnare le dimissioni da socio (FITARCO) della associazione di partenza.
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klaus55
Cewbacca
Italy
53 Posts |
Posted - 08/08/2006 : 19:57:08
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quote: Originally posted by vittarco
......Per definizione, non si puo' solo "chiedere nulla osta", ma occorre proprio rassegnare le dimissioni da socio (FITARCO) della associazione di partenza.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
Mi spiace contradirti Vittarco, ma ncora una volta si è passati dall'argomento TRASFERIMENTO alle dimissioni che sono DUE COSE DIVERSE!!!!, mi pare ovvio no? Le dimissioni si rassegnano quando un atleta vuole levarsi da una società e non sa ancora dove e cosa farà. Il trasferimento avviene quando un atleta per vari motivi (cambio di rersidenza, inconpatibilità con la società di origine, cavoli suoi ecc.) si trasferisce da una società ad un'altra affiliata FITARCO il che avverrà naturalmente nel più breve tempo possibile ad interesse delle parti quando la Società di origine rilascia il "nulla osta" e la Società di destinazione avrà già dato il suo assenso all'atleta quidi si avvierà la procedura prevista dal regolamento e dall'ultima circolare. Mi pare sia chiarissimo e corretto per tutti, altri discorsi escono dal seminato e non si sà dove vanno a finire.
Per me il discorso finisce qui. Ciao a tutti. |
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Ricfranz
Darth Vader
Italy
1275 Posts |
Posted - 08/08/2006 : 20:57:27
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Nel nostro statuto si perde la qualifica di socio in tre soli casi: dimissioni, espulsione, scioglimento della Società. Se non riceviamo le dimissioni, non diamo il nulla osta. E, d'altro canto, se non ci sono le dimissioni, il socio è tenuto a pagare la quota sociale per l'anno successivo. Dimissioni e trasferimenoto: cose diverse, ma senza dimissioni, niente trasferimento.
Riccardo ------------------ Il bit è eterno. Il suo supporto no. |
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vittarco
Forum Admin
Italy
4227 Posts |
Posted - 09/08/2006 : 09:18:31
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Ricfranz, non solo nel tuo. Tutti gli statuti sono uguali, e sicuramente anche klaus55 si trova neele stesse condizioni, anche se apparentemente non lo sa.
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klaus55
Cewbacca
Italy
53 Posts |
Posted - 09/08/2006 : 10:00:53
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quote: Originally posted by vittarco
Ricfranz, non solo nel tuo. Tutti gli statuti sono uguali, e sicuramente anche klaus55 si trova neele stesse condizioni, anche se apparentemente non lo sa.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
E invece non tutti gli statuti sono uguali, forse contengono tutti gli articoli minimi richiesti per essere conformi ed approvati dal CONI come prevede la norma, per quanto non previsto espressamente dagli statuti societari vale comunque lo statuto della Federazione FITARCO e i Regolamenti approvati, fra gli statuti societari e i documenti Federali non ci devono essere contrasti o incongruenze. Quindi ognuno ne tragga le opportune conclusioni .
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Ricfranz
Darth Vader
Italy
1275 Posts |
Posted - 09/08/2006 : 10:11:34
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Infatti: l'articolo dello statuto della mia Società, che ho citato, non è in alcuna sua parte in contrasto o incongruente con norme e regolamenti Fitarco.
Per lo stesso principio che tu hai richiamato, nessuna norma contrattuale o regolametare piò essere in contrasto con le leggi Italiane vigenti (nella fattispecie Codice Civile che cito):Libro I, capo II, art. 24:
................................... L’associato può sempre recedere dall’associazione se non ha assunto l’obbligo di farne parte per un tempo indeterminato. La dichiarazione di recesso deve essere comunicata per iscritto agli amministratori e ha effetto con lo scadere dell’anno in corso, purché sia fatta almeno tre mesi prima. ........................
Da questa norma risulterebbe addirittura che non si potrebbe accettare un trasferimento in corso di anno sociale, ma per solito, per venire incontro alle necessità del socio, e dietro sua esplicita richiesta, il Consiglio Direttivo concede la recessione anche in data non coincidente con la fine dell'anno sociale.
Riccardo ------------------ Il bit è eterno. Il suo supporto no. |
Edited by - Ricfranz on 09/08/2006 10:24:10 |
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flavusmax
C3PO
Italy
4 Posts |
Posted - 09/08/2006 : 10:26:19
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quote: Originally posted by vittarco
Ricfranz, non solo nel tuo. Tutti gli statuti sono uguali, e sicuramente anche klaus55 si trova neele stesse condizioni, anche se apparentemente non lo sa.
__________________________________________________________ Do or don't do. Not to try. Yoda
Scusatemi ma non riesco proprio a spiegarmi perchè una Società federata debba necessariamente e con quale razionalità, operare secondo modalità contrastanti con le norme federali, visto che la federazione è gestita in modo democratico e gli organismi sono eletti dalle Società (forse si sta propagando una sindrome parossistica di autonomia societaria?). Certo chi ha formulato ed approvato il regolamento organico federale ha presente anche questa sfumatura del mondo arcieristico nazionale inserendo la possibilità per il tesserato di appellarsi al Consiglio Federale in caso di diniego del "nulla osta".
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Ricfranz
Darth Vader
Italy
1275 Posts |
Posted - 09/08/2006 : 10:35:22
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Flavusmax: Nessuno sta dicendo il contrario: Il nulla osta si concede (salvo rari casi in cui vengano meno possibilità di qualificazioni), ma è indispensabile, per diritto societario, l'atto formale di dimissioni. Le due cose non sono assolutamento in contrasto. D'altra parte, se cos' non fosse, nel caso in cui si fossero superati i quattro anni, e non si rendesse più necessario il nulla osta, secondo te, un socio se ne potrebbe andare insalutato ospite, senza alcuna comunicazione????
Quello che è in contrasto con il Cod. Civ. e statuti societari, e non è una NORMA Federale, è questo paragrafo della circolare sulle riaffiliazioni:
Se una Società concede il nulla osta per il trasferimento ad un atleta, ma la Società di destinazione rifiuta questo tesseramento, l’atleta in questione resterà in carico alla Società di appartenenza che ne rimarrà responsabile.
Riccardo ------------------ Il bit è eterno. Il suo supporto no. |
Edited by - Ricfranz on 09/08/2006 10:37:50 |
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