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Analisi qualitative, analisi quantitative ed empirismo
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Autore Messaggio
danilo5t
Padawan


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MessaggioInviato: Dom Dic 02, 2012 6:30 pm    Oggetto: Analisi qualitative, analisi quantitative ed empirismo Rispondi citando

Dopo 14 anni di arcieria sono stanco della mancanza di dati certi quando si parla di materiali e di come selezionarli o di come fare il setup dell'arco.
Ecco una breve selezione delle frasi tipiche riguardo i materiali:
- La corda con più fili perdona di più
- Meglio un dieci lento che un 9 veloce
- Devi trovare il setup che perdona di più
- Un brace più alto perdona di più
- La punta pesante stabilizza la freccia
di sicuro ce ne saranno altre, potremmo divertirci a catalogarle;
il punto è che sono valutazioni derivate dall'esperienza dei campioni e passateci dagli istruttori/allenatori.
La prima considerazione è che ciò che va bene per un campione potrebbe non essere adatto per un tiratore della domenica,
la seconda considerazione è che ormai abbiamo tutti gli strumenti per fare le misurazioni e quantificare i risultati delle analisi del tiro con i vari materiali.
Per esempio:
Meglio materiali veloci o materiali lenti nell'indoor?
Meglio una corda con tanti fili o una con meno fili?
Ha piu peso ai fini della precisione sul bersaglio la stabilità di una freccia pesante o il minor tempo in volo di una freccia leggera?
Conta di più l'effetto stabilizzante di un freccia pesante o il minor tempo di uscita di una freccia leggera?
ed ancora,
I risultati di queste analisi possono valere per tutti o vanno adattate ai differenti livelli di tecnica di esecuzione?

Ho cominciato a pormi queste domande quando ho verificato per esperienza personale che applicando acriticamente questi postulati arcieristici non ottenevo migliori risultati mentre contravvenendo a qualcuno di essi miglioravo i miei punteggi.
Ma forse la mia esperienza non conta, o conta solo per me, visto che secondo la "Legge Rivolta" non arrivando a 1250 ho sempre torto.
Sarebbe opportuno applicare finalmente un po di analisi scientifica all'arcieria e sopratutto condividerla, invece siamo sottoposti a messaggi pubblicitari che decantano le qualità presunte di flessibilità programmate nei riser o flettenti più rigidi torsionalmente che darebbero una oscillazione della corda più "stretta", e dobbiamo fidarci delle dichiarazioni dei costruttori.
E' ora di misurare i fenomeni, altrimenti non possiamo valutarli (Galileo insegna).
Avete avuto anche voi questi dubbi? Question
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Dom Dic 02, 2012 10:03 pm    Oggetto: Rispondi citando

Su alcuni di questi punti ci sono studi matematici e leggi fisiche che dovrebbero essere acquisiti.
Il lavoro di Joe Tapley ha chiarito cosa succede, per esempio sumentando o diminuendo il brace.
La balistica ci viene in aiuto per quanto riguarda il volo della freccia e l'importanza di un punta pesante, e di un FOC più spostato in avanti, vedi ad esempio le modifiche apportate al giavellotto.
I materiali o i settaggi che perdonano sono delle chimere, ma ci sono materiali che non amplificano l'errore. Se un flettente ha. rigidezza torsionale. non amplificherá i rilasci rigidi o strappati, ad esempio.
Concordo pienamente, e se ne é giá parlato su questo Forum, sulla necessitá di un laboratorio materiali oggettivo, che dovrebbe essere a livello Federazione, o, ancora meglio, a livello Emau.
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alien
Jabba the Hutt


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MessaggioInviato: Lun Dic 03, 2012 12:57 am    Oggetto: Rispondi citando

Alcune di queste questioni sarebbero indagabili con dei test pratici, altre -quelle che riguardano il perdonare o meno- temo siano troppo legate alle capacità di tiro dell'atleta.
A suo tempo mi chiesi la relazione tra numero di fili della corda e velocità della freccia, ma quando cercai la relazione tra velocità e rosata mi sono fermato aspettando che altri più precisi di me potessero darmi la loro risposta.
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Lun Dic 03, 2012 10:33 am    Oggetto: Rispondi citando

Quoto in pieno Riccardo Franzi.

Sula maggioranza delle affermazioni ci sono studi accurati e dati oggettivi, basta cercare, leggere e saperli interpretare.
Su altri fattori, alcune federazioni e diversi produttori hanno effettuato studi ma non li hanno divulgati, se non parzialmente, considerandole informazioni "proprietarie".

La nostra federazione non divulga niente perchè non studia niente da almneo un ventennio e di base nessuno oggi sa neppure da che parte e cosa cominciare a studiare. (sentir definire in assemblea federale a Montecatini la macchina tira frecce costruita dalla Ferrari "la migliore mai costruita" mi ha fatto quasi ridere fino alle lacrime).

L'Emau (ora WAE) non è una entità esistente nella realtà. E' solo una organizzazione politica che coordina la fissazione delle date dei campionati continentali e organizza gli ormai morenti o morti circuiti Grand Prix e Junior Cup. E' finanziata (poco) dalla WA e dalla FITARCO e non ha strutture proprie.

La WA si occupa di studi a livello mondiale solo ed esclusivamente relativamente alla salute, alla diffusione ed alla spettacolarizzazione del nostro sport. Direi perfettamente in linea con i suoi compiti istituzionali, che non comprendono certo la tecnica.

Comunque, per l'arciere della domenica, spesso le citazioni sopra elencate possono essere sufficienti.
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vittarco
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MessaggioInviato: Lun Dic 03, 2012 10:40 am    Oggetto: Rispondi citando

alien ha scritto:
Alcune di queste questioni sarebbero indagabili con dei test pratici, altre -quelle che riguardano il perdonare o meno- temo siano troppo legate alle capacità di tiro dell'atleta.
A suo tempo mi chiesi la relazione tra numero di fili della corda e velocità della freccia, ma quando cercai la relazione tra velocità e rosata mi sono fermato aspettando che altri più precisi di me potessero darmi la loro risposta.


La messa a punto di un sistema arco-arciere al di sopra dei livelli semplici raggiungibili con tutti i manuali e manualetti di tiro con l'arco esistente è rimarrà un'arte che alcuni riescono ad interpretare ed esprimere solo a livello personale e pochissimi altri riescono anche ad applicare a terzi. Le variabili in gioco nel sistema arciere/arco olimpico sono talmente tante che solo una visione globale del loro insieme ed una esperienze pluriennale può portare a risultati non casuali e ripetibili.
Ho in pratica detto che senza la opportuna esperienza, assemblare solo teorie sperando di tirane fuori sistemi ottimali è pura utopia.
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Eddibart
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MessaggioInviato: Dom Dic 30, 2012 1:46 pm    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:
alien ha scritto:
Alcune di queste questioni sarebbero indagabili con dei test pratici, altre -quelle che riguardano il perdonare o meno- temo siano troppo legate alle capacità di tiro dell'atleta.
A suo tempo mi chiesi la relazione tra numero di fili della corda e velocità della freccia, ma quando cercai la relazione tra velocità e rosata mi sono fermato aspettando che altri più precisi di me potessero darmi la loro risposta.


La messa a punto di un sistema arco-arciere al di sopra dei livelli semplici raggiungibili con tutti i manuali e manualetti di tiro con l'arco esistente è rimarrà un'arte che alcuni riescono ad interpretare ed esprimere solo a livello personale e pochissimi altri riescono anche ad applicare a terzi. Le variabili in gioco nel sistema arciere/arco olimpico sono talmente tante che solo una visione globale del loro insieme ed una esperienze pluriennale può portare a risultati non casuali e ripetibili.
Ho in pratica detto che senza la opportuna esperienza, assemblare solo teorie sperando di tirane fuori sistemi ottimali è pura utopia.
Mai sarà possibile leggere parole più semplici e sagge.
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Regius
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MessaggioInviato: Ven Gen 03, 2014 5:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riprendo questo post poichè in 1 anno di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, e fortunatamente la caparbietà e la capacità di Francesco Colandrea sta dando i propri frutti, e finalmente si cercano spiegazioni scientifiche e non semplici dichiarazioni derivate dall'esperienza di campioni ed allenatori.


Da qualche tempo, grazie agli strumenti che la FCA sta mettendo in campo si sta cercando di dare delle risposte agli interrogativi che sono stati citati su questo post da persone che sull'Arcieria possono sicuramente dire la loro.

Il Lavoro che sta cercando di fare FCA ( http://www.fcainnovativearcherytools.com/ - http://www.kfatrading.com/it/download-area.html ) , oltre che mettere in campo degli strumenti alla portata di tutti che consentono di analizzare le misure basilari su un sistema arco, e' di studiare comportamenti e differenze sui materiali, attraverso i dati ricavati da misurazioni strumentali utilizzati durante i test.

Il masterpiece di FCA è la macchina tirafrecce, ideata dalla FCA e erroneamente attribuita alla Ferrari Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy ( a montecatini c'eravamo anche io e Francesco).

Questa macchina, come riportato nella rivista Arcieri N.4 del 2012, e' stata sviluppata dall'Ing. Francesco Colandrea che l'ha ideata non solo per la Funzione Shooting machine, ma soprattutto come macchina di analisi, grazie alla quantita di sensori che rilevano curve e comportamenti dei materiali.

Mi sembra il metodo piu' corretto per studiare ed analizzare materiale e per definire quale sistema arco sia piu' efficiente.
Cito il termine efficienza, in quanto ritengo sia il punto di unione tra tutti gli elementi e configurazione del sistema, questa puo essere analizzata solo attraverso misurazioni strumentali.

Essendo personalmente coinvolto nell'importazione di materiali arcieristici, ho visto Test fatti su alcuni riser, flettenti etc.. e vi posso garantire che sono interessanti e per chiunque lo desiderasse il centro FCA è a disposizione.

In ultima analisi, a chi non interesserebbe conoscere il rendimento del proprio riser / arco, conoscere se la curva di carico di un flettente e' adatta al proprio allungo,
o il comportamento di un filato o del numero di fili montato sul Sistema Arco a disposizione ?

Inerentemente alle frecce, e' in via di completamento uno strumento (piu o meno una galleria del vento) che ci consentira' di vedere il comportamento in volo della freccia e si potra metter fine alla posizione del FOC, si potra verificare quale sia il compromesso per migliorare il volo della freccia.

Insomma di carne al fuoco se ne sta mettendo tanta, proprio per definire il comportamento dei materiali e del setup. Per l'Arciere ci stiamo attrezzando, ma è la parte più sensibile.
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ricfranz
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MessaggioInviato: Ven Gen 03, 2014 7:25 pm    Oggetto: Rispondi citando

Per le società che non possono permettersi una macchina "tira frecce" (cioè tutte) ho trovato uno strumento affidabile e dal costo abbordabile per una società, che è il R.A.M. Arrow Spine Tester


Questo strumento, costruito con molta cura, ha un comparatore molto sensibile (buona parte del costo è qui) e permette di:

-Comparare lo spine statico di un gruppo di frecce.
-Trovare il punto di maggiore o minore spine radiale.
-Controllare la rettilineità delle aste.

Per tiratori di livello medi-alto, questo permette di avere la certezza di disporre di un set ottimale di frecce.


I controlli andrebbero ripetuti durante l'anno; la periodicità dei controlli è funzione delle frecce tirate.

Per quanto riguarda la reperibilità dello strumento, occorre farlo importare dal vostro negoziante di fiducia. Per quanto mi riguarda Arco & Fecce me l'ha fatto arrivare in un mesetto.
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MessaggioInviato: Sab Gen 04, 2014 11:34 am    Oggetto: Rispondi citando

Interessantissimo!!!! Costo?
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Ricorda Dario: per quanto ne sai,c'è sempre chi ne sa più di te.
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MessaggioInviato: Sab Gen 04, 2014 11:37 am    Oggetto: Rispondi citando

Oltre i 300 euro perchè c'è da pagare il dazio doganale.
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R&B
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MessaggioInviato: Mar Gen 07, 2014 8:59 am    Oggetto: Rispondi citando

Beh, dazi doganali a parte, il solo flessimetro a seconda della precisione (e qui presumo sia alta) costa un botto.
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MessaggioInviato: Gio Gen 09, 2014 12:23 pm    Oggetto: Rispondi citando

Riccardo, definire la macchina di FCA una macchina tira frecce è decisamente riduttivo e banalizzante visti i risultati di analisi che riesce ad estrapolare, perciò ti invito personalmente a passare a provarla la prima volta che sarai nei paraggi di Roma. Devi solo farmi sapere quando,il come lo organizziamo con piacere.

Inerentemente alla tua segnalazione di un misuratore di spine, FCA ci sta lavorando e siamo a buon punto, ma anche in questo caso, un "semplice" misuratore non ci basta e FCA sta "esagerando".
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MessaggioInviato: Gio Gen 09, 2014 12:53 pm    Oggetto: Rispondi citando

Le macchine tira frecce , dalla Hooter Shooter in poi, ed i misuratori di spine radiale esistono da sempre. Il più famoso di questi è quello sviluppato da mr. Beiter alla fine degli anni 90. Le federazioni con accordi con la Beiter hanno inviato al centro Beiter negli anni migliaia e migliaia di aste pregiate per selzionare le migliori da usare nei grandi eventi, in particolare nei gg. olimpici.
Ho però verificato personalmente con Michele già nel 96 che la selezione sullo spine radiale fatta dalla macchina di Beiter lasciava comunque passare alcune aste che in comportamento reale dinamico sarebbero state da scartare. Serviva quindi sempre una selezione pratica successiva a quella della macchina.
Credo che ormai da anni le nazioni abbiano abbandonato quasi tutte la selezione delle aste a macchina suillo spine radiale e con l'uso di fantasiose macchine tira frecce, per utilizzare il metodo pratico e semplicissimo (se si ha a disposizione un arciere di alto livello) da me descritto nell'Arciere Eretico.
Per le ultime olimpiadi, tutti glia arcieri della nazionale italiana hanno selzionato le frecce a 70 mt al chiuso come descritto nel libro, salvo ovviamente prestarsi a rappresentazioni scenografiche con la macchina Ferrari per far contenti Fitarco e Ferrari.
Non dico ovviamente che non possa essere sviluppato un metodo automatico di misura o selezione delle frecce migliore degli attuali, ma semplicemente che è inutile spendere centinaia o migliaia di Euro per fare quello che un qualsiasi buon arciere può fare semplicemente tirando con il proprio arco.

La macchina tira frecce serve in un solo vero caso, quando si vuol misurare in un tunnel a vento l'influenza delle varie parti (punte, alette e cocche) sul volo della freccia in condizioni di vento laterale. E non è comunque cosa facile, perchè la base sarebbe utilizzare sempre la stessa identica freccia o frecce identiche, e lì si ricade nel problema iniziale ...
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Darth Wader


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MessaggioInviato: Gio Gen 09, 2014 5:14 pm    Oggetto: Rispondi citando

Il metodo dell'Arciere Eretico, come tu hai detto, è valido per arcieri di alto livello.
Per tutti gli altri un metodo meccanico è meglio di niente, anche per avere maggior fiducia nel materiale utilizzato.

Per Pino: non volevo banalizzare la macchina, che conosco solo per averla vista chiusa nel box a Cantalupa, ma più sofisticato è un prodotto, meno è alla portata delle tasche delle Compagnie.
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danilo5t
Padawan


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MessaggioInviato: Mar Feb 18, 2014 1:24 am    Oggetto: Rispondi citando

Su Repubblica di sabato scorso:
"Un pattinaggio da Formula 1, lame italiane made in Ferrari"
sembra che la Ferrari abbia collaborato con il CONI per automatizzare la fresatura CNC delle lame dei pattini, ma alla fine questa perla:
Parla Dario Dalla Vedova, biomeccanico di Scienza dello Sport:
"Ma stiamo già pensando e lavorando a Rio 2016 su arco, canottaggio e canoa. In fondo dietro al primo oro del tiro dell' arco a squadre a Londra 2012 ci siamo anche noi e Ferrari, per il lavoro sui riflettenti, sulle corde di Nespoli, sull'aerodinamicità delle frecce".

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