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Da: claudio giannarini
EMail: c_giannarini@tin.it
Data: 05/11/02
Ora: 12.14.51
Sull’ultimo numero di ARCO c’è un articolo a firma Franco Basili sulla sequenza ideale nel tiro olimpico. C’è un passaggio di questo articolo relativo al posizionamento, che Basili definisce statico, degli arti inferiori sul quale mi vorrei soffermare “ ... Sarà importante che i segmenti ossei propri dei nostri arti inferiori (femore, tibia e perone) siano allienati fra loro in maniera ortodossa e quindi non rigida. Non fate l’errore di bloccare indissolubilmente le ginocchia distribuendo paritariamente il peso corporeo su ambedue i piedi (è più difficile dirlo che farlo) ...”. Non ho capito perché si commetterebbe un errore distribuendo paritariamente il peso corporeo su ambedue i piedi. Infatti pensavo che la distribuzione del peso dovesse essere su ambedue i piedi e non sbilanciato sul destro o sul sinistro. L’articolo continua anche descrivendo il posizionamento della zona addominale dicendo “ ...Nel nostro caso sarà sufficiente assicurarsi di non ruotare in maniera incontrollata la zona della vita verso una linea non compatibile con quella precedentemente impostata da piedi e bacino ...”. Ed ho subito pensato a qualche situazione particolare in Hunter e Field, dove è necessario posizionarsi in maniera non proprio ortodossa. Grazie a chi mi vorrà dare lumi sull’argomento.