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Re: back tension release: cliker or not? fuori dal coro

Da: X350
EMail: Siete@ProprioSicuri?
Data: 31/10/02
Ora: 15.39.42

Commenti

Beccari ha, giustamente,sollevato dei distinguo che mi offrono (per la sfortuna dei lettori del forum ) l'occasione di puntualizzare un fatto molto importante inerente proprio la gestione della mira e del rilascio della freccia oltre che della visione ottimale del bersaglio. Vediamo se mi faccio capire. La credenza per cui un arciere debba stare assolutamente immobile durante mira e lo scocco è quanto di più falso e dannoso sia mai stato "rilasciato"in campo arcieristico, la visone da "sniper" del bersaglio agli arcieri non è concessa, o meglio possibile. Un arco NON E' UN FUCILE NE SI USA COME UN FUCILE!.Il percieved movement, ovvero, il naturale flottare del nostro riferimento di mira nei pressi del centro del bersaglio ( o qualsiasi altra zona noi consideriamo come "centro" ),è invece il massimo che possiamo e dobbiamo aspettarci. Abbandonarci a questa benefica e spontanea condizone non può che renderci precisi come mai avremmo pensato di poter essere con un arco..perchè...?semplice..i correttivi di collimazione portati avanti durante una mira "vera" e non pilotata dalla nostra mente cosciente, sono 1000 volte più veloci. La nosta parte inconscia (sub) sa esattamnte quello che deve fare...ma se andiamo a ropergli le scatole...allora sono guai!Ci " sembra" di avere controllo, ci pare di " rimanere nei tempi" ma, in realtà, non è affatto così.L'anticipazione è praticamente matematica per un rilascio volontario e se non c'è ancora..arriverà. Certo i nostri grandi campioni che anche Beccari ha citato sono stati capaci di prestazioni sublimi che nessuno mai si sognerebbe di mettere in discussione.Una buona stabilità? E' sinonimo, fra le tante altre cose, di un corretto allungo.Non v'è nulla da fare e, a quanto ricordo, il pur bravo Franco non rientrerebbe ( ma solo a mio modesto avviso)nei canoni previsti da questa condizione. Identificazione del corretto allungo?..Non può prescindere dall'uso degli altrettanto corretti gruppi muscolari e dunque,dalla tensione dorsale(ne sanno qualcosa gli archi nudi. La stabilità indotta può far fare tante belle cose a chi è naturalmente dotato ma,il suo massimo, oramai non basta più!Decidere di schiaccaiare un grilletto significa smettere di mirare..e qualsiasi laureato in materia non potrà che darmi ragione ( dualità non consentita).Il nostro sistema tattile riesce a percepire cambi di spessore nell'oridine dei millesimi di millimetro...annunciandoci preventivamente lo slittare del grilleto e tutto il resto...anticipiamo..anche se non lo sentiamo anticipiamo. Ammiro tutti i nostri tiratori che dinamicamente o staticamete, volontariamente o involontariamente hanno fatto tanti dieci e vinto tante medaglie per le nostre squadre nazionali ( personalmente farei loro un monumento )ma, il loro innegabile talento, non è alla portata di tutti. I campioni si chiamano così non a caso. Sono unici e, molto spesso, quello che è perfetto per loro è micidiale per "noi" poveri mortali. Possiamo puntare in alto quanto loro da " normodotati" ( tecnicamente parlando, s'intende), ma usando le nostre armi, non le loro. Queste armi si chiamano Back Tension e Surprise Release per un altissima percentuale di noi..I campioni?...mi inchino e taccio di fronte ai capolavori della natura accoppiati ai miracoli del training. Parliamone...ma sempre con serenità..così come ha fatto Franco. Ciao


Aggiornato il: 24 novembre 2010