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Da: Beccari Franco
EMail: beccari_franco@yahoo.it
Data: 31/10/02
Ora: 14.55.51
Permettetemi di essere una voce fuori del coro, o quantomeno di esprimere alcuni punti di vista : premesso che concordo sul fatto che il back tension sia il modo di tirare ottimale ( con alcuni distinguo) ci sono alcuni punti sui quali non concordo per niente. Non sono un tecnico e quindi le mie sono le impressioni personali di un tiratore di medio livello. Tra la teoria e la pratica esiste un gran fosso che di solito deve essere raccordato in qualche modo, ma veniamo al dunque ed alla cosa che mi disturba maggiormente: la freccia improvvisa, il rilascio non comandato, chiamatelo come volete. Tra l’ arciere e l’ arco c’è un mezzo meccanico: lo sgancio. Lo sgancio deve essere comandato in qualche modo, deve esistere un impulso che comandi l’ apertura di questo benedetto strumento e permetta alla freccia di andare dove vogliamo ( o vorremmo) farla andare. Provate a mettervi davanti ad un paglione e togliere il dito dallo sgancio, ed aspettare lo sgancio improvviso, forse partirà tra un paio d’ anni. In tutti questi discorsi viene dimenticata una cosa basilare : la gestione del bersaglio. Ditemi quanti arcieri sono in grado di essere PERFETTAMENTE fermi sul bersaglio , o nella zona di influenza ottimale, ed allo stesso tempo eseguire l’ azione per lo sgancio? Ve lo dico io: rari, lo sgancio, pensateci bene, deve essere comandato( sempre e comunque esiste un imput che lo fa funzionare, se togli il dito non funziona se lo metti si, se fai ruotare va altrimenti no etc.) e questo soprattutto all’ esterno dove le influenze meteorologiche pesano ed influenzano l’ azione; è come un interruttore se lo azioni la luce si accende se gli appoggi il dito sopra e basta, rimarrà sempre buio. Vedo, e soprattutto sento, a tutte le gare un proliferare di nuovi figli dell’ azione dinamica, poi li guardi attentamente, visto che anche io tento di seguire questa strada (ci provo da gennaio) e scopri che pigiano e pigiano e pigiano,chi in maniera marcata ed evidente chi in modo molto meno avvertibile, e questo vale anche per gli atleti tanto portati ad esempio. Come sempre noi italiani abbiamo il vizio di pensare che l’ erba del nostro vicino sia la più verde, dimenticando quanto di buono abbiamo in casa, pensate al tipo di sgancio dei componenti la squadra campione dl mondo indoor? Il Vero succo è nel modo di gestire sgancio e bersaglio, il rilascio involontario, per me, è una delle tante favole che popolano il mondo dell’ arceria, diverso è una corretta mediazione tra le azioni di tiro. Ciao a tutti