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Da: Ennio
EMail: ennBo@mira.it
Data: 03/10/02
Ora: 15.10.14
Martedi’ 2 ottobre ore 16.05 – Rai Sport Sat – Tiro con l’arco: C.Italiani di Basiglio
FINALMENTE !!! 30 minuti di ARCO in televisione. Me li guardo avidamente registrando contemporaneamente come se fosse l’avvenimento Sportivo del secolo… con il proposito di rivedermeli chissaquante volte.
Sono in compagnia di una persona che di arco non sa assolutamente nulla, in compenso è un esperto in pubblicità, comunicazioni sociali, media.
Alla fine, la persona che ha seguito la trasmissione con me è evidentemente interessata a questo Sport nuovo che non ha mai avuto occasione di avvicinare, infatti mi chiede diverse cose: distanze, dimensioni dei bersagli, ecc… molte altre le ha già capite grazie alla telecronaca forse non professionale ma arcieristicamente chiara del Presidente.
Il mio amico mi chiede di vedere un’altra registrazione di un altro evento arcieristico: ( ?! ha voglia!! Ne ho una collezione invidiabile…!!) ne vediamo insieme altre 3 ……. Mentre le rivediamo mi vergogno un po’ …. Ne avevo il sospetto, ma ora e’ diventata una certezza: sono UGUALI …… e anche i nomi , al 90 per cento.
Ma il mio interlocutore non voleva farmi notare questo. In fondo, agli occhi di un profano, anche qualsiasi gara di calcio, pallavolo, basket, nuoto o qualsiasi altro sport è “uguale” a tante altre; può anche essere più o meno “spettacolare” o più o meno “noiosa” , ha un’importanza relativa, ma se vuole catturare l’attenzione dello spettatore televisivo NON PUO’ tralasciare di coinvolgerlo nell’evento, di farlo immedesimare in un contendente e parteggiare o “tifare” che dir si voglia per l’uno o per l’altro.
Ed è proprio quello che manca: Se si vuole fare un servizio ad esclusivo uso e consumo degli “addetti ai lavori” con l’unico scopo di vedere o far vedere in televisione l’amico, il parente, il compagno di Società oppure se stessi, allora va bene qualsiasi cosa: si paga un operatore e si confeziona un video.
Se invece si vuole rendere partecipe lo spettatore alla gara, lo si deve mettere in condizione di conoscerne in ogni momento l’andamento, di capire chi e’ in vantaggio, di seguire e calcolare una eventuale rimonta, facendogli sospendere lo zapping per qualche minuto e tenerlo inchiodato su quel canale…. E a questo punto il mio amico mi ha citato ( SORPRESA !!!) “qualcosa” da lui visto in TV anni addietro che lo aveva coinvolto….. ( naturalmente stava parlando della finale per il bronzo delle Olimpiadi di Altlanta del 1996 !!!!) per dirmi che quello era il modo CORRETTO, e comunque interessante a livello televisivo.
Anche alcune riprese trasmesse da EUROSPORT ( una delle cassette era la registrazione degli ultimi Europei ) sarebbero andate bene: ve le ricordate??! : tiratore inquadrato e finestra con in primo piano il bersaglio e lo score. SAREBBERO andate bene se NON FOSSE che si vedevano solo due frecce per ogni tiratore diverso e alla fine per sapere chi era il vincitore ci si doveva fidare del cronista ( o intuirlo dalle manifestazioni di entusiasmo sulla linea di tiro ….)
Meglio sarebbe stato cioè, trasmettere PER INTERO uno scontro di finale, il più avvincente per una decina di minuti tipo Eurosport, per lasciare allo spettatore tutto il gusto della competizione “IN DIRETTA” , e nel tempo rimanente fare una veloce carrellata tradizionale per dare i nomi di tutti i vincitori. Morale: la televisione la guardano anche e soprattutto gli agenti pubblicitari e i potenziali Sponsor. Quello che ci riguarda, così come è stato mostrato fino ad ora è chiaro che non interessa a nessuno.
Forse vale la pena di provare a cambiare qualche cosa.
Ennio Bormolini