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Re: Premiazioni classi giovanili

Da: V.Frangilli
EMail: vittarco@tin.it
Data: 10/09/02
Ora: 15.39.10

Commenti

Caro Gianfranco, sfondi una porta aperta. I giovani in particolare vogliono, esigono e, aggiungo io, necessitano di una bella coppetta per far felici loro stessi, genitori, nonni e zii. Coppetta=futuro arciere e' una equazione verificata nei secoli.

Aggiungo anche l'equazione e' altrettanto verificabile anche in cso di neofiti di tute le classi e divisioni. Se un prosciutto puo' essere gradito al sottoscritto, al mio tesseratodi terza categoria che vince per la prima volta un premio va data per forza la Coppa, la Targa o la Medaglia

E qui, occorre decisamente riaprire il capitolo sulla DIGNIITA' dlela premiazione sportiva e del premio in se stesso.

Non ho nulla contro i premi in natura, ma solo in rari casi possono essere sostitutivi di un riconoscimento formale sportivo come quelli citati. Ed i casi sono sempre e solo riconducibili al valore del premio stesso. Mi spiego: un premio che vale (valore percepito) da 100 euro in su rimane un bel premio, nel nostro ambiente. Un Prosciutto di parma rientra quasi sicuramente in tale categoria. Un salame di due etti, invece, e' quello che e': un salame che viene consegnato ad un suo simile che credeva di partecipare ad una gara asportiva.

Tanti anni fa, fui fautore in Consiglio Federale della prima edizione del Regolamento Premiazioni FITARCO. Perche' nacque la necessita'? Ma perche' le premiazioni si erano svilite ad un livello tale dove ad alcune gare la gente veniva semplicemnte mandata a casa a fine gara e basta, "cosi' si tiene la quota di iscrizione piu' bassa", oppure si premiava solo il primo di ogni categoria, cosi' in molti casi il secondo e terzo clasificato nelle classi piu' importanti non venivano premiati del tutto.

Il regolamnto sportivo ingloba ora il regolamento premiazioni, che rimane un testo indicativo, che non vuole, per sua natura, impore alle societa' che genere di premi dare. personalmnte, credo nella legge del mercato: se la gara fa schifo e la premiazione pure, all'edizione successiva non ci va nessuno. Ma, qualche volta , la legge del mercato lavora troppo lentamente. Che sia ora di intervenire imponendo anche la qualita' dei premi?


Aggiornato il: 24 novembre 2010