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Da: alberto maffioli
EMail: A.MAFFIOLI@SPMSPA.IT
Data: 02/09/02
Ora: 09.58.31
Ciao Vittorio, ho fatto il mio primo FITA, anche se “anomalo” essendo un Fita star, con le distanze invertite e su due giorni anziché 1, ma la sostanza non cambia. Devo dire che rispetto all’H+F e ai 3D c’è molta differenza, la stanchezza è dovuta ai tempi lunghi e alla ripetitività del gesto, ma è una gara interessante e finchè non la si fa, non si capisce la sua importanza. Ti insegna che devi tirare montagne di frecce, benissimo e con tutti i controlli del mondo, posizione, allineamento, ancoraggio, sgancio, follow-throw, non farti condizionare da alcunchè, non distrarti, Devi fare dieci!!! Che strano, forse per le altre discipline non bisogna fare tutto ciò?…….NO, bisogna farlo sempre!!!! Ecco perché se non si fanno tutte o quasi le discipline si và poco lontano, al contrario, credo che sia il FITA a “scolpirti” come arciere…e pensare che ho sempre detto tutto il peggio su questa gara (sorry!) E l’attrezzatura? E’ meno importante di quello che sembra, ho visto dei set-up da urlo fare pochi punti e archi starati ..vincere! ho visto dei 57 a 90 mt con aste (ace) con il carbonio scollato, tenuto insieme con le IN-OUT della Beiter, ho visto cavi senza un giro sfarfallare…nel 10! Ho visto punte leggere fare rosate strette così, ho visto serie di frecce con 3 tipi (forme) di punta ..fare punti! Ho visto troppi sganci a polso e solo due azioni Dinamiche, una inglese e una italiana. Non analizzo (pubblicamente) il mio punteggio, non ho fatto i punti che volevo (1323 VS 1330) ma sono contento dell’esperienza, che in primavera continuerò. Comunque grazie Vittorio per i consigli. Alberto