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Da: X350
EMail: Siete@ProprioSicuri?
Data: 26/08/02
Ora: 20.22.00
..ho sentito che qualcuno dei nostri nazionali compound usa addirittura la simulazione in maniera molto efficace (tiro a secco)ma solo, ovviamente,come inevitabile ripiego.Và detto inoltre che, nello specifico, la grande esperienza aiuta non poco.Mi permetto di identificare come estremamente saggio l'allenamento al paglione da vicino quando ci si trovi nella condizione di dover "imparare" qualcosa di nuovo... incremento tensione dorsale, strategie per l'assimilazione del rilascio a sorpresa ed altro. Naturalmente le mire saranno esclusivamente didattiche. Risulta anche vero che, relazioni biomediche alla mano, la famigerata "memoria muscolare" viene di molto agevolata( tempi di assimilazione dimezzati )da una focalizzazione che si preoccupi unicamente dei fattori propriocettivi.In seconda istanza senza ombra di dubbio si dovrà inserire e consolidare le nuove abilità ( sempre ammesso che siano tali)nel contesto generale del tiro ( sequenza)e quindi, a valle, in ambito competitivo o pseudo - competitivo.Lo stesso dicasi per il tiro ad occhi chiusi che normalmente funge da ulteriore acceleratore mnemonico.Startegie, modi e maniere per "giocare" con l'allenamento scoprendo magari qualcosa di nuovo del nostro ego arcieristico.L'applicazione "agonistica" con rilevazione score e quant'altro serva a disegnare un esatto profilo prestazionale è comunque assolutamente imprescindibile.Tutto ciò per quel poco che mi è dato sapere in merito.