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Da: X350
EMail: Siete@Proprio Sicuri?
Data: 25/08/02
Ora: 16.45.06
Giusto Vittorio, assolutamente giusto.La mia voleva essere solo una indicizzazione di massima che recitava:Attualmente i nostri atleti di punta ( almeno nell'arco compound ) tirano ( leggi si allenano) abbastanza per competere a livello internazionale? La risposta è quasi sicuramente NO! A livello giovanile , per esempio, almeno guardando le ultime classifiche dei W.C., se non sei in grado di esprimere i 1350 punti nel FITA ( alias i primi otto delle qualificazioni ) non sei assolutamente in grado di risultare competitivo negli scontri. Che senso ha allora muoversi sullo scenario internazionale con delle possibilità di successo pari a zero? Acquisire esperienza?. Eventualemente lo si potrebbe fare con delle solide basi tecniche ma, in tutta onestà, almeno nello specifico, ti sembra ci siano?. Come diavolo si può fare a gestire 2 pollici di sovrallungo su di un arco compound senza accusare un " collasso" tecnico proprio nel momento meno opportuno?La gestione degli atleti in ambito internazionale si basa su delle concrete fondamenta tecniche.Esistono nella stragrande maggioranza dei casi?.Personalmente amo l'arcieria in maniera sfegatata e sarei disposto persino a metterci dei soldi, ne avessi a sufficienza, per fare in modo che il compound italiano risultasse quantomeno competitivo anche negli gli anni a venire. La domanda è : stiamo tutti lavorando per vincere?. Vogliamo ammettere che probabilmente si potrebbe " ma no si può "? Se ritirassimo sino alla fine del quadriennio almeno le nostre squadre giovanili compound dagli eventi internazionali usando le stesse risorse per " lavorarci sopra" avrebbe senso per te ? Che cosa ci rimettiamo a provare? Che tipo di immagine metteremo a rischio?. In che modo ne risulteremo danneggiati? Abbiamo bisogno di capire,applicare e quindi tirare le somme.Si può rimanere così come si è o è il caso di puntare su di un progetto che preveda una crescita vera e consistente di tutto il movimento compoundistico nazionale? Nessuno lo presenta? facciamolo fare cavolo ma , perdio,facciamo qualcosa!. Se Ruele dovesse dichiararsi stanco di competere, se Tosco cambiasse lavoro, se Solato e Peracino, per fare ancora un esempio,decidessero di mettere su famiglia...a chi cavolo dovremo rivolgerci?. Ora : di soldi ce ne sono pochi...o addirittura sono finiti...Li potremmo usare per una scommessa di questi tipo?. Più raduni, più occasioni di scambio e confronto, più lavoro " vero" . Possiamo giustifiacre l'assenza dei compound dal palcoscenico internazionale per un paio d'anni allo scopo di raggiungere una certa competitività?. Se poi esiste della gente (leggi tecnici) che possa portare avanti un lavoro del genere con ragionevoli possibilità di successo,lo deciderà la commissione tecnica federale... e quì non possiamo metterci il becco...!!! Perlomeno però ci si dovrebbe pensare... escludendo od accettando, valutando e discernendo, sempre, ovviamente, tenendo conto delle scadenza olimpiche che , sino a prova contraria, possono e devono mantenere una assoluta priorità.Per portare una atleta " amatore" a puntare in alto non si puo che concedergli tutte le motivazioni del caso. Dare un senso ai suoi sacrifici, metterlo nelle condizioni di guardare il podio negli occhi senza remora alcuna. Credo che ora serva questo, credo che per primi i tiratori siano disposti a correre il rischio. Credo che sia ora di provare e ... ai posteri l'ardua sentenza!.