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arturo cobianco
C3PO

8 Posts

Posted - 26/02/2006 :  15:49:24  Show Profile  Reply with Quote
Magari sono un p#242; fuori teme, come segnalato da Vittarco sposto il mio reply.

Condivido che la mancanza di visibilità sia un fatto "voluto" per non essere stati all'altezza del cambiamento dei tempi. Faccio un esempio, alle olimpiadi fu abolita l 4 *100 Km per chi non lo sà stò parlando di ciclismo, a fovore del badminton e del beach volley, il motivo era che il numero massimo di atleti di un olimpiade è fisso e che le discipline emergenti vanno presentate. La federazione internazionale ciclistica ha avuto la fortuna della esplosione del fenomeno Mountain Bike, e nel contempo ha saputo presentare la novità e rioccupare i posti perduti.
Nell'arco quali sono le novità?????
Il nudo????
L'olimpico????
Forse il compound!!!! Mah!!
Per tornare in alto avremmo bisogno di gare + televisivamente coinvolgenti, e di dirigenti meno miopi, non basta spostare i paletti, Michele è stato grande, ma non basta

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Ricfranz
Darth Vader

Italy
1275 Posts

Posted - 26/02/2006 :  15:52:13  Show Profile  Visit Ricfranz's Homepage  Reply with Quote
quote:
Originally posted by vittarco
La visibilità globale per uno sport si ottiene solo a livello di decine di MILIONI di praticanti a livello mondiale e centinaia di migliaia a livello nazionale.



Vero quello che dici, ma, come è sia già stato detto, il curling, che è molto più noioso di una finale di Tiro con l'Arco, ha riscosso un notevole successo di pubblico televisivo: i commentatori, però non erano nè Sante nè il Presidente, che fanno bene il loro mestiere ma quello di commentatori dovrebbero lasciarlo ad altri, perchè lo spettatore è molto influenzabile dallo speaker.

Io credo che mezz'ora di tiro con l'arco commentata dalla Gialappa's
sarebbe seguita in modo diverso, anche senza i milioni di praticanti.

Riccardo
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Il bit è eterno. Il suo supporto no.
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lucia
Han Solo

Italy
100 Posts

Posted - 26/02/2006 :  18:51:56  Show Profile  Reply with Quote
Sono daccordissimo con Rifranz.
Mezz'ora di tiro con l'arco con la telecronaca raccontata anche da Galeazzi o anche dal quel cronista di Eurosport che questa mattina ha URLATO la medaglia d'ORO di Di Centa (commento Rai un pò moscino) ci sarebbe uno schiare altissimo !!!
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alessandro filippi
Leia

Italy
536 Posts

Posted - 26/02/2006 :  22:03:40  Show Profile  Visit alessandro filippi's Homepage  Send alessandro filippi an AOL message  Reply with Quote
il punto non è come far sì che il tiro con l'arco diventi gradevole, è il minimo dei problemi, la cosa impossibile se non mettendo mano al portafoglio e gestendo con senno un minimo di programmazione è far sì che si arrivi a fare telecronache interessanti, ma la telecronaca è solo uno degli aspetti del marketing, della vendita di un prodotto.

Ma, per fare un paragone con quello che abbiamo visto oggi, per dare un idea della distanza siderale che ci separa, (a livello gestione del marketing) è come se lo sci da fondo girasse in automobile e noi fossimo le scimmie dell'inizio di "2001 odissea nello spazio"

ciao ale
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Ricfranz
Darth Vader

Italy
1275 Posts

Posted - 27/02/2006 :  10:37:26  Show Profile  Visit Ricfranz's Homepage  Reply with Quote
La telecronaca è solo uno degli aspetti, è vero, e forse neppure il più importante, però se avessimo saputo sfruttare la Medaglia d'Oro Olimpica (che da sola poteva valere un milione di euro di pubblicità) in modo adeguato, invece di sprecarla in eventi mediatici assolutamente non sfruttati, avremmo ottenuto sicuramente dei risultati enormi livello di immagine.

Quello che intendo ripetere è che ognuno deve fare il proprio mestiere e non inventarsi quello di altri. Un giusto investimento sarebbe stato quello di mettersi in mano ad una agenzia pubblicitaria, che avesse curato immagine di Marco, immagine della Fitarco, scritto le dichiarazioni, organizzato le manifestazioni, cercato gli sponsor....


Riccardo
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vittarco
Forum Admin

Italy
4227 Posts

Posted - 01/03/2006 :  16:50:49  Show Profile  Visit vittarco's Homepage  Reply with Quote
quote:
Posted - 01/03/2006 : 14:52:28
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Vittorio, scusa il ritardo nella risposta ma, purtroppo non vivo di solo arco.
Ancora una volta sono ad abusare della tua cortesia ed ospitalità. La contraddizione di cui parlo non è nel solo intervento dal quale prendo spunto ma, a mio avviso, nell’insieme dei tuoi interventi.
Mi chiedi di spostare il mio intervento in altro luogo ma, se tu non fai la stessa cosa, ben poca cosa farebbero capire queste mie righe.
Parli di crescita – obiettivo più che giusto per chi pensa ad un movimento in avanti- ma, credi che una contrazione possa permetterlo? Vent’anni di lavoro in un azienda commerciale, operante nella grande distribuzione, mi hanno insegnato che una penetrazione capillare, nel territorio, e la presenza costante di agenti garantiscono una crescita continua e duratura. Questo, collegato al nostro sport, credo voglia solo dire “più società” ben distribuite che diano una visibilità costante a qualunque livello facendo anche dimostrazioni nelle piazze nel contesto di feste di paese creando visibilità capillare senza nulla togliere a quanto fatto da Marco con l’oro olimpico anzi andrebbero a suffragare quanto fatto.
È giusto che una disciplina olimpica debba proiettare i suoi sforzi al podio più alto ma deve anche guardarsi dietro al fine di assicurare nuova linfa. È giusto pensare a nuovi traguardi per Marco e Michele, Ilario e Alessandro ma dobbiamo avere altri atleti che ci possano garantire un ricambio ed è solamente, a mio avviso, allargando la base che questo è possibile, facendo gare anche a livello di giuochi per giovani (pensa a quanti tornei di calcio esistono a livello paesano che nulla tolgono al campionato del mondo di calcio), prova ad immaginare quanti potenziali atleti potremmo perdere contraendo le nostre società.
Chi ti assicura che chi si avvicina al nostro sport per il tramite del compound o arco nudo non possa domani far parte della squadra olimpica? Per far si questo avvenga non posso contraddirti se affermi che le nostre società devono essere ben organizzate per consentire agli atleti di esprimersi ad ottimi livelli – pensa al bene che ha fatto Michele conquistando i due recenti podi ai campionati italiani – sono gia diversi gli atleti che lo fanno (gareggiano in divisioni diverse, Irene gia da diversi anni riesce a qualificarsi ai campionati nella divisione Ricurvo e Compoud. Nel Lazio – per quanto di mia conoscenza - alcuni atleti hanno cominciato a gareggiare nel ricurvo e nell’arco nudo – vedi questo dispersivo???
La frammentazione non necessariamente abbisogna di maggiori spese anzi questa frammentazione apporta nuove iscrizioni coprendo più facilmente il break even point nelle spese fisse.
Se per frammentazione delle spese intendi costi sostenuti dalla Federazione per partecipare ad eventi internazionali io la vedrei quale investimento, non sempre un costo è tale. Molto spesso le spese di oggi danno utili nel futuri che chi, occultamente, gestisce una azienda ben conosce.
In molti tuoi interventi noto una costante (che ti prego voler ribattere se così non è) timorosa di vedere spostare risorse dalla “divisione olimpica” alle altre minori(?) perché non vedi di buon occhio l’intero movimento arcieristico Italiano. Compound ed Arco nudo esistono! Se altri arcieri vogliono cimentarsi nel Long Bow perchè non regolamentarlo? Perché non accoglierlo quale divisione. È un arco e, visto che la Fitarco promuove quest’attrezzo, perché non farlo in tutte le sue sfacettature? Credi veramente che l’ARCO sia solamente IL RICURVO?
Ricordo una storiella appresa sui banchi di scuola che in parte mi ha accompagnato nella vita nei rapporti con gli altri. Questa storiella è l’apologo di Menenio Agrippa circa l’importanza che alcune parti del corpo umano credevano di avere su altre. Vedi la divisione olimpica è sì importante ma non credo sarebbe tale se si richiudesse nella sua nicchia. Pensa invece se il Compound approdasse, anch’esso alle olimpiadi completando così il suo successo o se l’arco nudo trovasse una completa affinità nello Ski Arckery ed arrivasse alle olimpiadi invernali? Non è forse un buon obiettivo? Ma….. non oso pensare che questi siano i timori.
Aldo




Scusa, Aldo, ma il mio mestiere e' il marketing, e ti dico subito dove il tuo ragionamento di partenza non funziona:
- La presenza capillare sul territorio ha un senso nella grande distribuzione dove si vanno a coprire esigenze primarie offrendo soluzioni più a buon mercato di quelle esistenti. Sio distruggono i piccoli concorrenti locali e ci si appropria delle loro fettine di mercato.
- La presenza capillare non ha senso invece se si distribuisce un bene non di prima necessità locale e comunque acquistabile da fasce ben definite di clientela. Il classico esempio esasperato e' quello della concessionaria di frigoriferi sulla banchisa polare. I costi fissi di gestione della concessionaria non verranno mai coperti dalle vendite. O il concessionario della Ferrari in Ruanda, o il rivenditore di barche a vela a Katmandu e via discorrendo.
- I costi fissi di una società di tiro con l'arco in Italia che abbia veramente la possibilità di crescere e svilupparsi sono ormai nell'area delle decine di migliaia di Euro annui. Altrimenti, non ci sono strutture e servizi reali da offrire alla "clientela" ed i nuovi clienti non possono essere accettati. La frammentazione e' SEMPRE fonte di aumento di costi fisi, per definizione.
- La possibilità di avere sponsor anche locali e' correlata direttamente al numero dei soci ed alla loro capacità reale di spesa nel settoree specifico di interesse dello sponsor. Il prodotto tra le due cifre ti dice qual'e' il totale possibile mercato per uno sponsor specifico. Facile capire perche' di sponsor non ne abbiamo.
- In questo spietato mondo capitalistico, quando le vendite calano i costi aumentano, si tagliano i rami secchi, si aumenta l'efficienza e ci si ributta nella mischia. L'aggiunta continua di rami secchi e' invece un danno per tutti i rami sani.
- Dati alla mano, il 60% degli atleti che formano la nazionale per gli Europei vengono da sole 7 società, considerando nel numero solo le società che agli italiani indoor hanno raccolto almeno due medaglie (tra AN, CO e OL), 28 società in Italia su 495 hanno raccolto il 70% delle medaglie agli italiani indoor.
- Considerando che l'intera FITARCO basa la sua attività per l'80 percento sui contributi CONI, che sono estrememante correlati alla sola attività internazionale ed in particolare a quella dell'olimpico, i conti sulla enorme presenza di rami secchi sono fattibili facilmente.
- il taglio continuo di risorse all'arco olimpico per inseguire iniziative con possibilità di sviluppo estremamente limitato non fa danni solo all'olimpico, fa danni a tutti gli altri. Quando la squadra OL che in teoria ci deve mantenere il livello dei finanziamenti CONI fino al 2008 e oltre e' composta piu' da atleti over 40 che da atleti under 25, significa che l'investimento fatto negli ultimi 10 anno nel settore e' stato improduttivo o non sufficiente.
- si continua a pensare in termini di concorrenza tra divisioni, mentre invece occorre pensare in termini di sostegno alla divisione che fornisce il famoso 80% dei contributi. Se questa divisione in un futuro fosse quella Compound, pensate forse che la situazione sarebbe diversa? Conta la divisione ce va alle Olimpiadi e finchè ci va, e non importa QUALE divisione.

Aldo, l'unico modo per rilanciare la diffusione del tiro con l'arco in Italia e' quella di ricompattarsi e ristrutturarsi per affrontare al meglio il mercato e la concorrenza di altre attività ludiche e sportive. I tempi in cui una società di tiro con l'arco poteva onorevolmente presentarsi operando in un campo di patate senza cesso e riparo sono definitivamente tramontati, ma i cessi e i ripari, per chi ci ha pensato, costano, e tanto.

P.S. su Agrippa. Le parti del corpo hanno ragione a ritenersi tutte ugualmente importanti, ma se invece non sono parti, ma appendici?
Anni fa un presidente FITARCO almeno su quello illuminato, fu ben felice di liberarsi della grossa palla al piede che era l'allora nucleo di tesserati che ha originato la FIARC. Era una parte estranea al nostro corpo, e il corpo in quel caso ebbe una reazione di rigetto e se ne liberò, diventando subito piu' sano e libero di crescere nella direzione auspicata, con peraltro un ottimo successo anche della parte "rifiutata", che ebbe modo di crescere per suo conto essendo libera dai vincoli dell'attività istituzionale FITARCO.




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aldo
Leia

Italy
387 Posts

Posted - 03/03/2006 :  16:02:12  Show Profile  Reply with Quote
Vittorio, permettimi queste ultime considerazioni.

Il nostro sport non è vendibile!!
Costi fissi di decine di migliaia di euro pagati dai soci!!
Non si possono accettare nuovi arcieri poiché mancano le strutture.
Frammentazione aumento costi fissi per Federazione? Sicuramente per chi vuol partire con una nuova realtà sociale.
Possibilità di sponsor non proponibile poiché atleti non in numero tale da giustificare le spese propagandistiche.
Partecipazione ai Campionati Italiani: teniamo solo le 28 società (arrotondiamo a 30?) le altre chiudano obbligando gli attuali atleti ad iscriversi con le 30 in grazia divina.
La squadra OL formata da atleti over 40. OGGI!! Domani con trenta società saranno over 60?
Perfettamente in accordo che non conta quale divisione va alle olimpiadi ma se domani i masmedia decideranno che è l’arco birmano a destare interesse che facciamo?
Ovvio il ristrutturarsi per affrontare al meglio la concorrenza di altre attività sportive e ludiche ma come? allontanandoci dalla scena? In termini di scena il teatro vive bene lì dove c’è possibilità di esercitarlo. Ben pochi vanno a teatro se per farlo devono percorrere 100 o più Km. o sbaglio? Che centrano i cessi?
Agrippa!!!! Rapporto tra parti e appendici sta perfettamente bene con il rapporto tra bicchiere mezzo pieno e bicchiere mezzo vuoto. Poi, se è indispensabile fare tale differenziazione – sei libero di tagliarti l’appendice.
Aldo
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vittarco
Forum Admin

Italy
4227 Posts

Posted - 03/03/2006 :  17:10:38  Show Profile  Visit vittarco's Homepage  Reply with Quote
Caro aldo, teatro, opera lirica, circo e cinema in Italia vivono non per gli incassi, ma per le sovvenzioni statali. Se fosse per gli incassi, sarebbero già tutti a spasso da secoli. E senza le sovvenzioni CONI, noi saremmo giusto....la FIARC ... che si fa pagare e non da soldi a nessuno, ma fa fatica a campare.
Per ultimo, tieni presente che la mia società ha costi fissi già oggi oltre i 10.000 Euro/anno.... e non siamo certo i soli .....

Hai detto bene: il nostro sport, così comè, non e' vendibile: e' un prodotto troppo caro per il valore che offre a chiunque.
Ecco perche' bisogna almeno provare a cambiare!


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klaus55
Cewbacca

Italy
53 Posts

Posted - 03/03/2006 :  22:51:27  Show Profile  Reply with Quote
IL FUTURO DEL TIRO CON L'ARCO
bel argomento!! che richiederebbe un mega convegno organizzato dalla FITARCO assieme alla FIARC perchè, secondo il mio modesto parere, sebbene le filosofie per praticare questo sport
sono diverse, è nell'unione che può esserci la forza economica e di volontà per un futuro di sviluppo. Anche se è obbiettivamente difficile ritengo sia doveroso da parte dei vertici federativi
impegnarsi per tale scopo.
Ormai è provato che la disgregazione organizzativa a livello federativo e di società non porta ad uno sviluppo ma ad un ristagno qualitativamente scarso delle attività che a lungo termine può anche provocare la morte di questo sport.
Tanto per fare degli esempi:
una sola federazione ha costi di gestione inferiori di due e i contributi sono sempre gli stessi;
meno società ma più qualificate e attrezzate hanno costi inferiori e danno un servizio migliore che contribuisce ad aumentare l'iscrizione di nuovi soci che a loro volta possono coprire le spese di gestione.
Le prove di questo semplice sistema organizzativo sono le poche società che ragruppano arcieri delle due federazioni.
Per far in modo che ciò avvenga basta innanzi tutto essere tutti convinti e poi imporre le regole giuste dall'alto.
Se passiamo poi ad affrontare gli argomenti degli sponsor, pubblicità, divulgazione televisiva e gare predisposte ad una miglior visione del pubblico, basterebbe prendere ad esempio come viene praticato il tiro con l'arco negli Stati Uniti.
Chi vi è stato capisce che il grande sviluppo di questo sport è essenzialmente dovuto a molta passione e ad un giro di denaro che noi ce lo immaginiamo oltre a:
- organizzazioni sportive che raccolgono centinaia di arcieri;
- alto livello sia degli istruttori che degli arcieri nella media;
- le partecipazioni di massa alle competizioni invogliono gli sponsor ad investire parecchi dollari e i montepremi in palio, a loro volta, invogliono gli arcieri a partecipare anche pagando quote di iscrizione più alte;
- la caccia con l'arco traina una grande fetta di arcieri;
- le gare sono impostate perchè vi sia una visione completa dei percorsi anche da parte del pubblico e soprattutto dei "media televisivi" che a loro volta attirano sponsor;
- il tiro con l'arco è veramente visto come uno spettacolo e per questo si è sviluppato maggiormente il compound sia per la targa che per le gare di campagna e caccia;
Conosco arcieri italiani che vanno in America ogni anno pieni di intusiasmo per partecipare a gare mitiche o battute di caccia avventurose ed è solo questo appuntamento che li tiene ancora attaccati a questo magnifico sport. Mentre altri che non possono più farlo stanno pensando addiritura di buttare l'arco.
I dati statistici parlano chiaro: solo la metà degli arcieri "giovanissimi" diventa "juniores" mentre i "Seniores" stanno lenamente diminuendo confluendo nei "veterani". Questo dovrebbe essere un segnale di allarme per le federazioni altro che effetto olimpiadi.
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enjambement
Han Solo

Italy
164 Posts

Posted - 05/03/2006 :  07:41:01  Show Profile  Visit enjambement's Homepage  Click to see enjambement's MSN Messenger address  Reply with Quote
Caro Vittorio, quindi tu ipotizzi, se ho ben capito, un futuro senza Compound e AN... Effettivamente le tue argomentazioni non fanno una piega, e poichè questo sport non è facilmente "vendibile" forse il futuro sarebbe questo: ognuno delle tre categorie per conto proprio... Sicuramente OL liberato... ne gioverebbe, ci sarebbero più soldi da passare a gli atleti. In questo modo a livello prestazionale si assisterebbe ad una impennata, poichè la fitarco potrebbe sostenere a pieno gli atleti più competitivi... una sorta di arcieri pro. Magari gioverebbe anche al Compound e al AN...
Ma credo che in questo modo il nostro amato sport avrebbe risultati più alti, in termini di paletti, ma rinchiuso in una bella nicchia..

Quante ombrose dimore hai gia sfiorato, anima mia,senza trovare asilo: dal sogno rifluivi alla memoria, da memoria tornavi a essere un sogno, per via ti sorprendeva la bufera. M.Luzi

Edited by - enjambement on 05/03/2006 14:57:54
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felsinei
Leia

Italy
586 Posts

Posted - 05/03/2006 :  11:53:44  Show Profile  Visit felsinei's Homepage  Reply with Quote
Per la rubbrica, "Non tutti sanno che"
Vedi la sigla d'apertura del TG2 delle ore 13 e vedrai l'unica immagine rimasta dell'Olimpiade di Atene, l'abbraccio di Galiazzo con Viktor Sidoruk al termine della gara.
Accontentiamoci
giolaz


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La fantasia è l'unica risorsa che hanno i poveri
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carbitri
Han Solo

Italy
132 Posts

Posted - 05/03/2006 :  19:51:51  Show Profile  Reply with Quote
Direi che non si tratta di Viktor Sidoruk, ma di "Pietro" Suk, il grande Milanescoreano.

Gianfranco Fornasier
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