Leonardo Benucci
Cewbacca

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Posted - 08/06/2005 : 10:36:48
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Riporto integralmente un articolo di Paolo Attivissimo tratto da www.zeusnews.it:
quote: Quello spam spassoso targato Italpay
Scavalca i filtri antispam un esilarante quanto maccheronico invito a partecipare a un affare dal guadagno "assicurato"
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-06-2005] icona antispam
Si intitola "L'unica possibilità di avere uno stipendio meritevole. Come aumentare il Suo reddito?" ed è spesso corredato da un fantomatico "Anti codice di protezione dello Spam" il messaggio che da vari giorni sta imperversando fra gli utenti italiani della Rete.
Il messaggio in sé è scritto in un italiano talmente patetico da far ridere, con i suoi "Lascilo darLe tre buone ragioni" e frasi come "Migliaia di gente in mondo stanno gia approfittando del nostro 'lavoro' dal programma domestico e guadagnano i loro stipendi mensili (assegni) - completamente quasii $6 000 000 durante l'anno scorso". Per non parlare di affermazioni che mandano in tilt completo la logica, come "Nessun'esperienza precedente di affari non e necessaria". Ma allora, è necessaria o non è necessaria?
Se poi si consulta l'elenco dei testimonial, ci sono quel signor "A. Contrassegni" del Michigan e quel misterioso "A. L'Arizona Del Cooper" i cui nomi recano il tragico segno di un'unione contro natura fra un mass mailer e un programma di traduzione automatica.
Ci sono anche momenti di profonda filosofia, anche se un po' ermetica: "La vita non diventa piu facile e Lei non diventa piu giovane. Fra un anno che Lei Lei avra ancora piu dispiacere ("avrei avuto...avrei potuto... avrei dovuto..")". Chiaro, no?
Risate a parte, cosa c'è dietro? Molti lettori che mi hanno segnalato questo messaggio si sono stupiti del fatto che ha eluso i loro filtri antispam. La ragione di quest'elusione sembra piuttosto semplice: il messaggio contiene pochissimi ingredienti tipici dello spam, ed è oltretutto scritto in italiano, per cui molti filtri, calibrati sull'inglese (lingua principe dello spam), non vi trovano parole-chiave che lo facciano ritenere spam.
Lo spam cita ripetutamente una certa Italpay, che sarebbe artefice di cotanto guadagno per chi partecipa, e l'indirizzo da contattare è MarioBravetti@italpay.com (o altri utenti sempre dello stessso dominio). Tuttavia il sito www.italpay.com è vuoto: o più precisamente, contiene una pagina che non c'entra niente con la proposta dello spammer ma è quella di default installata dal software di gestione del server Web (il Plesk indicato nel suo testo è il nome del software, Plesk Server Administrator).
Secondo i dati di Whois, il dominio Italpay.com è intestato a un americano, un certo William Janss, ed è stato creato da pochissimi giorni (il 24 maggio scorso, per la precisione), cosa che è un tipico sintomo di una operazione truffaldina: gli spammer hanno l'abitudine di creare siti che durano pochi giorni prima di essere chiusi. Janss, fra l'altro, risulta intestatario di almeno un altro sito, m-pays.com, per il quale sta circolando un'analoga campagna di spam. Anche M-pays.com risulta al momento vuoto e gestito dal medesimo software Plesk.
Lo scopo di tutta l'operazione, stando alle prime analisi, sarebbe il furto d'identità a scopo di truffa. L'e-mail, infatti, chiede a chi è abbastanza ingenuo da abboccare di comunicare una lunga serie di dati personali: nome e cognome, indirizzo, età e nome della propria banca. Dati che verranno poi usati presumibilmente come prestanome per transazioni illecite, per esempio su eBay.
La raccomandazione, in tutti i casi di questo genere, è non rispondere assolutamente e non affidare dati personali a sconosciuti, ma semplicemente cancellare il messaggio e parlarne con gli amici per avvisarli dell'esistenza di questo genere di truffe. E ovviamente ricordarsi che se un'offerta è troppo bella per essere vera, di solito è perché non è vera.
Paolo Attivissimo - Olimpo Informatico
Il vero signore è come l’arciere: se manca il bersaglio, cerca la causa di questo in se stesso.
Confucio
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