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EVOLUZIONE PUNTEGGI

 
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Autore Messaggio
danilo5t
Padawan


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MessaggioInviato: Ven Feb 21, 2014 1:21 am    Oggetto: EVOLUZIONE PUNTEGGI Rispondi citando

Ciao a tutti,
nel mio ecosistema arcieristico di provincia ho osservato nel corso degli anni sempre le stesse facce sulla linea di tiro, gli stessi (scarsi) punteggi, gli stessi mugugni, lo stesso immobilismo;
ho visto giovani facce nuove che arrivano ma che poi ripartono, in cerca di più divertenti lidi.
Mi sono chiesto che succede a livello nazionale?
Ecco che cosa è successo negli ultimi 13 anni, ho messo in veste grafica le ranking indoor di ammissione ai campionati italiani:

Immobilismo!
a parte i primi 10 in ranking, stessi punteggi, da un anno all'altro poche differenze di punteggio, cica 5 punti su due gare.
Perchè i punteggi non migliorano?
Ho fatto le mie ipotesi, ma preferisco aspettare le risposte di chi è più esperto di me,
Ciao,
Danilo.
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Tiger
Leia


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MessaggioInviato: Ven Feb 21, 2014 12:16 pm    Oggetto: Re: EVOLUZIONE PUNTEGGI Rispondi citando

danilo5t ha scritto:
Ciao a tutti,
nel mio ecosistema arcieristico di provincia ho osservato nel corso degli anni sempre le stesse facce sulla linea di tiro, gli stessi (scarsi) punteggi, gli stessi mugugni, lo stesso immobilismo;
ho visto giovani facce nuove che arrivano ma che poi ripartono, in cerca di più divertenti lidi.
Mi sono chiesto che succede a livello nazionale?
....


quoto la prima parte del post perchè pure io con 12 anni sulla linea di tiro, posso dire che , almeno in indoor, le facce sono sempre le medesime e pure i punteggi, regione Umbria

solo a pensare l'evoluzione dei materiali dal 2002 ad oggi ci sarebbe da pensare diversamente, ma forse in fondo la differenza viene sempre "dal manico" e non dall'attrezzo Cool come quasi tutti sostengono

di mio dico che la crisi degli ultimi 2/3 anni ha veramente allontanato molti dalla disciplina, ha ridotto i margini di manovra delle società, ha decurtato i fondi ai comitati per le attività che sarebbero necessarie per incentivare sia i neofiti che le attività regionali (tipo raduni ecc ...)

eppure in definitiva il tiro con l'arco, anche se a livello amatoriale/dilettantistico, può ancora fregiarsi di essere uno sport relativamente economico con spese (almeno dalle nostre parti) del tutto sostenibili, cioè, una volta comprata l'attrezzatura si trova in qualche modo una società dove ci sia la struttura e un paglione per tirare quanto si voglia ...

paradossalmente la crisi ha fatto migliorare taluni che trovandosi loro malgrado con qualche ora in più libera piuttosto che dover lavorare Crying or Very sad , hanno potuto allenarsi di più, poi c'è la schiera dei (fortunati) pensionati di cui c'è chi tira anche + di 4 ore al giorno (beato lui Wink ) ma vista la legislazione attuale in materia di pensione, saranno una specie in via d'estinzione .... Crying or Very sad Crying or Very sad
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alien
Jabba the Hutt


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MessaggioInviato: Ven Feb 21, 2014 3:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

Credo che l'analisi sia riferita all'olimpico, vero? Sarebbe possibile vederla anche per il compound, poiché su questo versante credo potremmo trovare delle differenze.

Non credo di avere la compotenza e la memoria storica di Vittorio o di altri del forum, però se non ricordo male a livello di frecce per l'indoor si vedono quasi sempre le stesse aste (ace o x7) che sono sul mercato da forse due decenni. L'arciere medio, diciamo quello che appartiene alla seconda parte del grafico, non penso sia disposto a spendere cifre esorbitanti per prendere delle nano pro e poi usarle a 18 metri. Allo stesso modo, che vantaggio portano i nuovi filati sulla breve distanza dell'indoor? E la stab che non risente del vento laterale (la blade) non mi sembra utile sotto questo aspetto nelle palestre.

Credo, al contrario, che se considerassimo la ranking del targa troveremmo delle sorprese poichè a 70 metri la forbice creata tra materiale al top e materiale mediocre dovrebbe essere più rilevante (parlo in linea teorica, felice di essere smentito da statistiche che al momento non posso fare).

Chiudendo poi il discorso sui materiali, quali sono secondo voi quelli che, in percentuale, influenzano di più il punteggio (escludendo tecnica e allenamento)? Io sono dell'idea che una buona freccia, accoppiata ad altre 5 uguali, incida di più rispetto a stab, flettenti, bottone, tab, faretra, valigia, etc...

Ovviamente sono solo mie riflessioni estemporanee, non certo dei dogmi
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Ven Feb 21, 2014 3:49 pm    Oggetto: Rispondi citando

Ci metterei anche i flettenti stabili, progressivi e rigidi alla torsione.
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Tiger
Leia


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MessaggioInviato: Ven Feb 21, 2014 6:43 pm    Oggetto: Rispondi citando

riguardo ai materiali preciso che mi riferisco maggiormente per l'AN e al fatto che nel 2002 quando ho iniziato non era raro vedere riser pressofusi Hoyt TD4 piuttosto che radian accoppiati al massimo a Carbon Plus , corde in FF, insomma .... molta acqua è passata sotto ai ponti ...

io dal 2004 ho lo Zenit coi W&W a nido d'ape e 8125, cioè ... flettenti preistorici rispetto ai materiali di oggi .... Wink
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danilo5t
Padawan


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MessaggioInviato: Sab Feb 22, 2014 10:51 am    Oggetto: obiettivi, motivazioni ed allenamento Rispondi citando

Penso che per migliorare i punteggi in gara ci si debba porre i giusti obiettivi, trovare potenti motivazioni ma sopratutto essere seguiti da un bravo tecnico che sappia individuare i difetti nella tecnica e proporre gli esercizi di tiro giusti per risolverli, e seguire l'arciere nella sua evoluzione adatttando di conseguenza le metodologie di allenamento.
Ho appena espresso un sogno perchè nella realtà cio che accade è ben diverso.
In tutte le realtà arcieristiche che conosco l'allenamento non è altro che tirare alle distanze di gara cercando di prenderci, magari girando di continuo il berger sperando nel miracolo, le altre regolazioni vengono trascurate perchè troppo faticose, chi ha voglia di tirare giù la corda e variare il brace?
Magari ognuno si concentra sulla fase di tiro dove ritene di dover migliorare ma di fronte alla targa la mente vede solo quella e la mira assorbe tutta l'attenzione, vanificando il tentativo di correzione dell'errore.
Spigarelli, ma anche Scaramuzza pubblicarono degli elenchi di esercizi di tiro utili a migliorare la tecnica, ma non ho mai visto nessuno eseguirli, me compreso.
Secondo me per migliorare bisogna deliberatamente tirare a breve distanza sulla paglia, magari ad occhi chiusi, concentrandosi sulle sensazioni di un tiro ben eseguito, sorvegliati e consigliati da un tecnico competente.
E' un lavoro faticoso e neanche divertente, ma un allenamento fruttuoso dovrebbe comprendere anche questo.
Non ho nulla contro tirare alla targa per prenderci, serve anche quello, ma chiamiamola pratica e non alenamento, e dovrebbe simulare la gara in tutti i suoi aspetti, segnando i punti, per servire a migliorare.
Come ripeto, chi trova le giuste motivazioni ha voglia di lavorarci su, gli altri si divertono, e tutti hanno ragione a fare ciò che ritengono giusto.
Un'ultima cosa,
quando ho avuto la possibilità di tirare un'ora tutti i giorni, a distanza ravvicinata, tiravo molto meglio di adesso che tiro due volte alla settimana.
Che ne pensate?
Danilo.
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Sab Feb 22, 2014 11:32 am    Oggetto: Rispondi citando

Caro danilo,

il lavoro è encomiabile, ma se vuoi veramente vedere cosa è successo, devi ripeterlo per l'OLF.

Lì sì che potrai vedere l'evoluzione dei punteggi di entrata ai campionati italiani a livello percettibile.

Le motivazioni della situazione sono a mio parere molteplici, e cerco qui sotto di analizzarne un po'..

1) Numerosità di genere
Mentre nel maschile i numeri dei partecipanti indoor sono da sempre molto levati ed il numero degli arcieri competitivi pure, nel femminile invece sono aumentati parecchio negli anni, tanto è vero che serve ormai ben più di 550 di media per essere ammesse agli italiani , e il punteggio minimo sale ogni anno. E' l'analisi del femminile che ci può veramente dire qualcosa sull'evoluzione.

2) Materiali
Spesso i materiali si sono involuti, non evoluti. Ad esempio i flettenti W&W a nido d'ape sono ancora secondo me il massimo possibile della tecnologia, mai eguagliati dai flettenti venuti dopo. Sono solo stati svalutati da una messa in commercio a suo tempo affrettata, ma sono ancora in produzione e venduti dopo 8 anni, e qualcosa vorrà dire ..
I record mondiali di Michele Indoor sono del 2001, 13 ani, fatti con flettenti W&W Winact legno-carbonio, lo Zenit e le 2213 XX75 (18 mt) e le ACE (25 mt).
Peccato che le 2213 no si trovino più facilmente, le punte per l'alluminio siano standard al 7% e non più al 9%, la qualità delle ACE non sia più la stessa e le punte da 125 grani one piece per le ACE non siano più prodotte da secoli e, non ultimo, le stab Best Mercury non siano più prodotte a causa delle fisime sul mercurio. I flettenti Winact carbon erano inoltre i migliori mai fatti a livello torsionale e verticale, anche se molto più lenti dei flettenti attuali.
La ricerca attuale è nel riuscire almeno ad eguagliare le prestazioni di consistenza dei materiali del passato, migliorarle è quasi impossibile.
Ma avete guardato di quando sono i record mondiali indoor compound? Ci sono voluti anni ed anni per un solo punto di miglioramento? O che ci sono voluti 8 anni per migliorare quello Italiano a 18 mt? O che solo 14 tiratori con 900 punti CO a Las Vegas sono nulla rispetto agli oltre 20 medi del passato?

3)Prestazioni di vertice
Le prestazioni di vertice nell'indoor dipendono essenzialmente dalle persone, non dal numero di praticanti. Se si considerano i 590 punti OL in Italia come prestazione di vertice, non sono mai stai più di due o tre in un anno a raggiungere il doppio 590 in qualificazione, il che significa durante l'intera stagione Indoor. Dovremmo averne di più ormai? Certamente sì, ma la vedo difficile i con l'attuale situazione di involuzione tecnica generale sia per il ritorno all'insegnamento totalmente sbagliato della tecnica di tiro (Total Archery ha fatto danni immani in Italia) che alla sottovalutazione dell'importanza dei materiali corretti.

Per ora mi fermo, sapendo che già così scatenerò il risentimento di molti "sbirciatori" del forum ...
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panzer
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MessaggioInviato: Lun Feb 24, 2014 9:34 am    Oggetto: Rispondi citando

L'esperianza accumulata sia a livello nazionale che internazionale da Vittorio fa si che le considerazioni espresse non sono da discutere, sono puntuali esaustive, ma soprattutto irritanti per molti, non per me ovviamente.
Penso che per gli arcieri amatoriali, quali siamo noi, applicare metodologie allenanti da professionisti mal si adattano e poco fruttano, in quanto la condizione fondamentale è il tempo a disposizione sia per l'allenamento che per le fasi di recupero. Credo che il lavoro e la famiglia siano più importanti che tirare frecce, questo non vuol dire che sia giusto abbandonare il tiro, ma l'ottimizzare il tempo che vi dedichiamo sia la priorità.
Al campo quando vedo tirare al bersaglio dico che gli arcieri stanno giocando alle estrazione del lotto. (10 10 8 , IV freccia estratta 6 e cosi via) secondo me non va bene . Il giudizio nasce dalla considerazione che in gara non si ottengono buoni risultati in maniera ricorrente. ovvero manca il coraggio da parte dei singoli di vedere e pesare con una certa oggettività il risultato. Spigarelli scrisse quasi 30 anni fa come allenarsi se abbiamo poco tempo a disposizione(pubblicato sul suo sito) Scaramazzua ha scirtto articoli su esercizi e quant'altro, Di Buò ha scritto altri articoi sull'allenamento, Vittorio ha scritto numerosi articoli sia sul suo forum che sulle suddette pagine su tecnica messa a punto ed allenamento.Possiamo essere a favore o contrari su quanto queste persone hanno scritto. Il problema è che nessuno legge, o se legge o non capisce o non gli interessa nulla di capire, Ma con chi ce la vogliamo prendere. Ben inteso che per me un punteggio ottimo, per gli arcieri da dopolavoro quale sono io, è superare 560 indoor, 1220 nel fita o 615 nel 70round. Punteggi ormai poco ricorrenti nelle gare interregionali. Quindi in primis et ante omia: leggere
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Tiger
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MessaggioInviato: Lun Feb 24, 2014 10:22 am    Oggetto: Rispondi citando

panzer ha scritto:
....Al campo quando vedo tirare al bersaglio dico che gli arcieri stanno giocando alle estrazione del lotto. (10 10 8 , IV freccia estratta 6 e cosi via) secondo me non va bene . ....


condivido il fatto che nell'arciere medio/amatoriale generalmente non c'è l'idea di un "percorso" che possa portarlo da un punto A ad un punto B,

si va al campo, appunto, per divertirsi, ed i risultati sono quelli che sono,

magari supportati da una buona tecnica, esperienza di anni di tiro, e volume d'allenamento, qualcosa esce fuori,

ma ben lontano da quel che si potrebbe ottenere con METODO

mi ci metto in primis io: che non mi alleno più causa forza maggiore dal 2009
e faccio solo due manciate di gare indoor all'anno,

quando mi allenavo il tutto era ridotto ad un carico di circa 90 frecce a sessione (3 a settimana) indoor a 18,
poi punto e stop ..... troppo poco e male Crying or Very sad
ma comunque una manna rispetto ad ora Embarassed
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panzer
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MessaggioInviato: Lun Feb 24, 2014 12:15 pm    Oggetto: Rispondi citando

come detto. Prova a leggere: per cominciare Alleniamoci meglio dal sito di Spigarelli.
Imposta una sequenza di tiro che più si confà alle tue capacità motorie. arciere Eretico, kisik lee, etc (in questo forum Vittorio elenca in maniera chiara le varie tecniche di tiro) e poi tirare anche una volta a settimana per apprezzare il piacere di tirare con l'arco. Se hai dubbi chiedi a chi ne sa di più. Da non confondere con quelli che chiacchierano di più presenti in ogni compagnia di tiro con l'arco
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MessaggioInviato: Lun Feb 24, 2014 3:51 pm    Oggetto: Rispondi citando

dunque, l'ho dato per scontato Wink , in 12 anni di tiro mi son fatto una quindicina di volumi sulla tecnica di tiro e non solo, incluso l'Arciere Eretico, un paio di volumi di Spigarelli, ed altre edizioni meno famose, non escluso le Greentime,

a livello di teoria ho letto molto, e poi essendo AN in una società che era al tempo esclusiva per OL e CO, diciamo che mi sono dato da fare in ogni direzione

il problema al tempo era di non riuscire a strutturare un programma d'allenamento ma limitarsi a tirare e fare volume, abituandosi al carico da gara ecc ....

ora come ora, che non ho nemmeno più una volta a settimana per allenarmi, è veramente dura ....
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panzer
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MessaggioInviato: Lun Feb 24, 2014 9:13 pm    Oggetto: Rispondi citando

l'importante è capire cosa ci piace di questo sport al fine di non chiudere in soffitta l'attrezzatura. anche solo una volta a settimana è ottimo come momento di relax. una pratica che ci aiuta a staccare la spina dalla routine quotidiana.chi ha detto che il tiro con l'arco deve essere solo competizione alla ricerca di punteggi stratosferici. stabiliamo degli obiettivi plausibili per fare con soddisfazione i nostri hobbies. chi scia durante la settimana bianca mica aspira alle olimpiadi, e cosi anche il tiro con l'arco dovrebbe essere vissuto
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