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Total Archery - Apprendere il metodo BEST

 
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Mar Feb 05, 2008 6:27 pm    Oggetto: Total Archery - Apprendere il metodo BEST Rispondi citando

Si è detto in altri topic che molti cercano di imparare da autodidatti il metodo BEST.

Questo è sconsigliato dallo stesso Lee.

Se avete la traduzione italiana leggete la prefazione della Formazione Quadri per capire a chi è dedicato questo libro. Confused

Imparare il BEST non è affatto semplice: lo stesso K.Lee sottopone i suoi allievi (qualunque livello abbiano raggiunto) ad un corso intensivo di tre giorni di cui due e mezzo senza arco.

Lo stesso K.Lee ci ha messo due giorni per spiegare sommariamente la sua sequenza di tiro, e tutti sanno che le interazioni tra distretti muscolari devono essere ben note, e che un movimento deve essere attentamente studiato nei particolari anatomici, che all'atleta non interessano, ma che il tecnico deve conoscere alla perfezione.

Dire che bisogna usare la parte bassa della schiena è semplice da scrivere, moto difficile da insegnare correttamente.

Io non so se in Italia ci sia personale tecnico qualificato che possa insegnare il metodo BEST.

Ho inserito su Youtube un filmato per fare ascoltare le indicazioni sull'apprendimento dalla voce di K.Lee: http://www.youtube.com/watch?v=o7LaoPivkcY

Dopo aver partecipato al seminario di Milano con K.Lee, il mio (modesto) consiglio è: seguite la tecnica che il vostro istruttore di II livello padroneggia per esperienza.

Una errata applicazione delle tensioni muscolari descritte nel libro possono creare gravi danni fisici, veloci a manifestarsi, e molto lenti a scomparire.
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vittarco
Yoda


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MessaggioInviato: Mar Feb 05, 2008 8:06 pm    Oggetto: Rispondi citando

Questo e' un argomento delicato, sul quale non ho mai voluto espormi perchè come autore di un testo tecnico alternativo, divento facilmente attaccabile se espongo argomentazioni alternative.
Ma tengo a far notare quanto segue:

1) Total Archery è antecedente, come pubblicazione, all'Arciere Eretico.
Me lo sono letto per benino appena uscito, e l'ho considerato molto valido in parecchie parti, nonché molto vicino alle mie filosofie e tecniche, tanto da inserirlo nella bibliografia consigliata proprio ne "L'Arciere Eretico".

2) Solo in Italiano i due testi sono stati pubblicati in ordine inverso, e questo h generato parecchia confusione.

3)Total Archery e' stato sviscerato all'inverosimile sui vari forum su internet, e tutte le contraddizioni in esso contenute, e sono tnte, sono satte messe in evidenza, inclusi tutti gli errori formali e le spiegazioni ...inspiegabili. Buon esempio e' la discussione protrattasi per qualche centinaio di post su Archery Talk sull'uso improprio che KS Lee del concetto di inerzia per spiegare i vantaggi della trazione senza interruzioni (non esiste inerzia coinvolta nella trazione), salvo poi in altro punto definire il tempo di mii come indispensabile ed equivalente a circa 3 secondi (se ben ricordo).
Oppure il concetto di espansione definito come espansione della parte frontale dl corpo quandoqust comunemente corrisponde ad una contrazione della parte posteriore, ovvero a tecniche di uscita dal cliker che risalgono alla Power Archery dgli anni 70.

4) Lo stesso Lee sul suo sito ha già contraddetto parecchie dlle sue conclusioni nel libro, e al seminario a Milano a domanda specifica ha risposto logicamente, ovvero che niente e' stabile nella tecnica di tiro e che anche lui accumula nuove esperienze ed esplorare concetti diversi.

Ora, e' certamente possibile sviluppare una tabella esplicativa che per ognuno degli undici punti della sequenza di tiro specifichi le differenze tra la sequenza B.E.S.T. (come piu' recentemente interpretata e spiegata), la sequenza dll'Arciere Eretico e la sequenza cosiddetta tradizionale. Per ognuno dei punti divergenti tra le varie tecniche, occorrerebbe però disquisire a lungo su i pro e i contro. ma chi sa leggere ed ha le conoscenze tecniche adeguate e' in grado di trovare quasi tutto già dettagliato nel capitolo 4 dell'Arciere Eretico. Ripeto, l'ho scritto dopo Total Archery, ed inevitabilmente parecchi dei riferimenti ad "altre" tecniche vanno diritti al testo di Lee.

E' possibile insegnare il metodo di Lee senza una preparazione adeguata sullo stesso? Lee sta affrontando difficoltà anche in USA, dove in primis ha formato dei tecnici al suo metodo per fare in modo che lo supportassero nell'insegnamento sul territorio, ma l'impresa e' parecchio ardua.
I motivi sono semplicissimi: la rotazione all'interno della spalla dell'arco che e' alla base del metodo e' una operazione pochissimo naturale, che richiede una notevole mobilità dell'articolazione omero-scapolare e porta sempre a rischio l'allineamento omero-cuffia dei rotatori con tensioni che se applicate di colpa a libbraggi elevati possono essere pericolosissime.
Inoltre, non tutti possono effettuare fisicamente i movimenti particolari richiesti e non tutti sono disposti a dedicare minimo un sei mesetti a cambiare strutturalmente la propria tecnica di base senza la certezza di averne alcun beneficio, e per ultimo tale tecnica, proprio perchè forza la scapola in posizione molto innaturale, necessita di un allenamento costante e pesante per essere consolidata. Roba da scoraggiare subito chi non fa l'arciere o il coach a tempo pieno.

Attenzione, la rotazione interna della spalla dell’arco è uno dei punti della sequenza di Lee, ma gli altri sono altrettanto importanti e correlati. Lui coniuga ad esempio quello con l'uso dei muscoli dorsali del trapezio inferiore della spalla di trazione per l'azione finale di uscita dal clicker, quindi una tecnica push-pull con una trazione verso il basso (anche se in altra parte del libro parla di gomito sopra la linea), e questo favorisce, se non ben controllato, ulteriori disallineamenti delle spalle.

Inutile dilungarsi. Ritengo comunque, come del resto ormai molti in tutto il mondo, che la tecnica sia ottima in un contesto dove gli arcieri sono merce a perdere, ovvero dove se qualcuno si rompe, ce ne sono altri pronti a rimpiazzarlo. E' una tecnica che in presenza di pesante allenamento puo' dare risultati di punteggio stupefacenti, ma anche generare stop di mesi agli atleti per consentire loro di rimettersi dai danni generati anche da poche esecuzioni del tiro con allineamenti non ben controllati.
Personalmente, ritengo che i rischi siano superiori ai benefici nel nostro mondo di arcieri professionisti in numero limitato, e che gli stessi risultati si possano ottenere benissimo con tecniche diverse meno pericolose.
Poi, se ognuno sa quello che fa, lo faccia pure, ma in piena coscienza e con corretta comunicazione preventiva al proprio allievo.
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alien
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MessaggioInviato: Mar Feb 05, 2008 8:54 pm    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:
ritengo che i rischi siano superiori ai benefici nel nostro mondo di arcieri professionisti in numero limitato, e che gli stessi risultati si possano ottenere benissimo con tecniche diverse meno pericolose.
Poi, se ognuno sa quello che fa, lo faccia pure, ma in piena coscienza e con corretta comunicazione preventiva al proprio allievo.


di tutte le considerazioni queste sono quelle che mi sono rimaste più impresse. una tecnica fondamentalmente con così tanti rischi se non ben eseguita SICURAMENTE non si presta al fai da te, ma anche per un arcere "professionsita" mi chiedo se abbia senso rischiare di sacrificare la propria carriera per una tecnica -valida- eseguita male. Poi quel che sembra è che tecnici veramente preparati (sia con nozioni ti tecnica che di anatomia) siano pochini
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arcgiotto
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MessaggioInviato: Mar Feb 12, 2008 4:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Solo oggi leggo l’intervento di Vittorio e subito ho pensato fosse corretto intervenire. Prima di poter sperare di arricchire la discussione con il mio contributo penso doveroso dover giustificare perché ritengo credibile la mia opinione sull’argomento. Ho letto il libro Total Archery tra i primi in Italia e l’ho fatto, per motivi editoriali, una dozzina di volte. Ero presente a Milano quando Mr. Lee invitato dalla Fitarco ha presentato il suo “pensiero”. A seguito di quell’incontro sono stato incaricato di “ridurre” il filmato realizzato nell’occasione in un documento di poche ore. Da alcune settimane sono al lavoro, sotto commissione della formazione quadri, per isolare e rendere presentabile il ciclo di tiro B.E.S.T. all’incontro tra docenti e tecnici di potenziamento di domenica prossima. Tutto questo per dire che ho masticato il materiale di quei 2 giorni una ventina di volte.

Prima di iniziare devo dire che durante il lavoro di traduzione ho avuto occasione di parlare con Vittorio e del suo libro nei giorni immediatamente precedenti la sua presentazione.
Più volte sono rimasto stupito di come le due visioni coincidessero sotto molti punti di vista. Detto ciò arriviamo al vero motivo di questo mio intervento. Ovviamente quanto andrò a sostenere non vuole far nascere alcun tipo polemica ma semplicemente andare a precisare alcuni passaggi sostenuti da Vittorio. Ci tengo anche a precisare che personalmente non ritengo che tutto il discorso di Mr Golden Touch sia al di sopra di ogni critica, anzi da atleta e da tecnico mi permetterei anche di obiettare su alcuni passaggi del Mister Coreano, ma in questo intervento voglio limitarmi alla esclusiva verità dei fatti.

Mai sul libro e mai nel discorso documentato, Mr. Lee ha sostenuto che la sua tecnica prevede la rotazione interna della spalla dell’arco, anzi, sul libro si parla di spalla dell’arco che durante tutta l’azione, quindi dopo il set up (preallineamento), la spalla deve essere tenuta bassa tanto da creare una V. Nella lezione ha più volte ricordato che la spalla dell’arco deve sempre rimanere bassa durante tutta l’espansione a garanzia di una corretta tensione dorsale.
Alla domanda precisa sul perché il suo pupillo Tim adottasse una posizione di tiro con la spalla dell’arco ruotata all’interno. Mr. Golden Touch ha innocentemente ammesso che lui non era d’accordo su quella posizione, in quanto lo ritiene un errore, ma nonostante avesse discusso sull’argomento Tim in quel caso ha voluto fare di testa sua. Diversa la visione di mr Kim sull’argomento spalla dell’arco.

A proposito del pantano suicidio dell’inerzia, Mr. Lee lega tale fenomeno fisico all’espansione e non alla trazione come detto da Vittorio nel suo intervento. La trazione segue la legge della accelerazione. Quindi, l’inerzia serve all’espansione quando manca micro movimento al passaggio sotto il clicker. Per quanto riguarda poi il finale nel tiro, Mr Lee dichiara che mentre l’attenzione va sempre tenuta sulla back tension, il micro movimento necessario allo scatto del clicker del tiro è un misto tra l’apporto minuscolo della muscolatura del lato della corda e una espansione naturale anche della gabbia toracica, quest’ultima in parte dovuta alla pressione sanguigna in aumento legata al perdurare della fase di holding (mantenimento). Su tale fase, Mr Lee, insiste che debba durare al massimo 3 secondi. 3 secondi massimo quindi dall’holding e non 3 secondi di tiro.

Detto ciò quindi non vedo grossi rischi per la salute dell’arciere, anzi l’insistenza con cui Mr Lee chiede di evitare assolutamente la curvatura della schiena mi è sembrata singolare. Per quanto riguarda la salute di punteggi, se adottata senza una guida esperta, preferisco non esprimermi.

tutto questo al solo scopo di far chiarezza e assolutamente nessuna polemica, saluto tutti.
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ricfranz
Darth Wader


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MessaggioInviato: Mar Feb 12, 2008 5:00 pm    Oggetto: Rispondi citando

Essendo stato presente a Milano, confermo quanto detto da Arcgiotto, anche se, ovviamente, non ce n'è alcun bisogno Razz
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vittarco
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MessaggioInviato: Mer Feb 13, 2008 10:44 am    Oggetto: Rispondi citando

Caro Giorgio,

Che il sig Lee scriva una cosa e ne voglia dire un'altra, mentre poi sul suo sito ne dice una terza e cosi' via e' cosa nota. A suo tempo, il tutto fu attribuito a De Bont, il veo autore del libro , che aveva messo su carta il Korean-Pensiero di Lee.
Ma poi si e' emerso chiaramente, dalle discussioni sui vari forum anche a seguito delle continue "rettifiche" dirette o indirette, che la confusione in testa, purtroppo, ce l'aveva Lee.
Tipico e' lo studio da lui presentato a milano sul fatto che l'impugnature alta e la spalla alta sono le soluzioni migliori, quando nel lbro dice il contrario.
E che mi dici dell'aumento della pressione sanguigna che fa scatatre il clicker.... ? Dai, vien voglia finalmente di vedere Fantozzi che si alza e urla il suo giudizio finale, condiviso in cuore da tutti, sulla "Corazzata Potiomkin"!
E la sua crociata contro la curvatura della schiena da te citatat? Non lo ha informato ancora nessuno che l'iperlordosi e' spesso naturale ed e' naturalmente molto profiqua nel tiro con l'arco (se naturale...ovviamente)?

Per quanto riguarda la rotazione interna (piu' o meno) della spalla dell'arco, questa e' la base ed il solo contenuto tecnico imperativo della sequenza del metodo BEST di Lee, anche se non certo inventata da lui. Poi, che anche queto venga smentito, mi sembra un pelino assurdo. E, per la cronaca, Cuddy non la usava, e tantomeno Barnes, ma un certo Darrel Pace negli anno 80 magari quasi....

Gli esempi di imitazione piu' o meno riuscita della tecnica di Lee presenti agli Italiani Indoor erano diversi ed evidenti, segno che il libro lo hanno letto in parecchi e stanno cercando di cavarne qualcosa di buono. E di notizie di rotture di atleti, presenti e future, ce ne sono e ce ne sono già state e ce ne saranno...

Poi, la Formazione quadri prepara il classico seminario a porte chiuse (il "sapere" deve rimanere sempre di pochi) per analizzare tra tecnici italiani selezionati quello che neppure Lee e' in grado di spiegare.

Ma qualcuno ha dato una occhiata ai filmati degli atleti di Lee in allenamnto negli USA? Tirano tutti talmente male da fare impressione. A due anni dall'inizio dell'attività, i risultati sono semplicemnte patetici. Per un Brady Ellison che e' esploso in punteggi (ma non tira precisamente come dice Lee e viene da risultati compound di alto livello), gli altri sono stazionari o addirittura regrediti, la squadra femminile non si e' qualificata per le Olimpiadi e la squadra maschile per Pechino la faranno ancora con i soliti nomi... magari pure con l'ultra cinquantenne Buch .
In una simile situazione, i Francesi almeno il loro lee lo hanno...rimosso subito..

Scusa Giorgio, ti ritengo uno dei tcncici meglio preparati presenti in Italia... ma non sarebbe ora che Fantozzi si alzasse e..... Laughing Laughing Laughing Laughing Wink Wink
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arcgiotto
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MessaggioInviato: Mer Feb 13, 2008 12:19 pm    Oggetto: Rispondi citando

Grazie delle lusinghe, ma permettimi di replicare. Tolto il fatto che come già detto non devo difendere la tecnica di Mr. Lee di cui anche io ho dichiarato ombre. Non ricevo sussidi da nessuno, quindi ritengo le mie opinioni basate sulla mia esperienza, utilizzando come metro di valutazione ciò che leggo, vedo, sento quindi se mai ingenue ma limpide e disinteressate.

Per quanto riguarda le “rotture” degli arcieri in questi miei 23 anni di arcieria ho sentito a turno tutti coloro che proponevano qualcosa di nuovo, essere tacciati di proporre tecniche che “rompevano” gli arcieri, a prescindere dalla effettiva verifica sull’efficienza di quanto proposto, invidiosi direi io, ma io non conto perché sono ingenuo. Tu, Vittorio, sei stato uno dei preferiti (ma non solo tu) bersagli da questi meno illuminati “tecnici” imputato di proporre passaggi estremamente distruttivi. Ora mi sorprende che tu ti ponga al pari degli aridi criticatori utilizzando lo stesso argomento.

Io nel mio precedente intervento ho solo voluto sottolineare ciò che ho letto, visto, sentito, per la chiarezza di tutti coloro che leggono il forum. Non ho certo la possibilità di verificare come stanno le cose negli Stati Uniti.
Penso comunque che un non risultato sportivo in breve termine non influenzi la bontà di tutto un progetto. Al limite mi fermo al giudicare che altri progetti sono stati più efficaci.

Sulla spalla dell’arco ruotata all’interno è certo che Mr. Golden Touch non la caldeggi. Questo è uno dei tanti punti ove lui si distacca dichiaratamente dalla tecnica coreana. Non mi sembra francamente che la spalla ruotata sia la base del ciclo B.E.S.T. che, se dovessi individuarlo io nella mia ingenuità, la collocherei invece nel trasferimento e nel mantenimento (quantomeno come novità).

Poi, a livello battuta, se tu sostieni che Cuddy e Barnes non hanno la spalla dell’arco all’interno, essendo loro i suoi prodotti in Australia di maggior spicco è segno che lui non la insegna.

Per quanto riguarda la polemica sulla formazione o sulla divulgazione delle informazioni, mi tiro francamente fuori.
A che punto è il libro che Avalon ti ha tradotto ???
Più di questo …….

Con estrema stima.

Giorgio Botto.
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vittarco
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MessaggioInviato: Mer Feb 13, 2008 5:12 pm    Oggetto: Rispondi citando

La spalla ruotata all'interno NON e' una tecnica di base coreana, ma semmai applicata da alcuni allenatori coreani, mentre altri sono contrari.
La tecnica e' nata tantissimi anni fa da varie imitazioni e l'ho vista applicata negli anni 90 da qualche (raro) coreano e poi in particolare dagli Ucraini, con la Paleka che ne fu il piu' fulgido esempio.
La fase di espansione semplicemnte come descritta da Lee non puo' funzionare, come già dimostrato in innumerevoli disquisizioni tecnciche su tutti i Forum, in particolare sul Sagittarius. Ergo, NON è alla base del metodo BEST.
Considerando che Lee ha da un lato dichiarato di con condividere la tecnica di Cuddhy (che ruotava molto modestamente la spalla dell'arco), come tu stesso dici, ma d''altro canto presuppone che il gomito sia all'esterno e tentativamnte rivolto dverso l'alto, mi dici come diavolo si fa a fare un movimento così senza ruotare la spalla?
Questo genere di tcnica fu tacciato di pericolosità per la cuffia dei rotatori dalla nostra formazione quadri e dai suoi docenti per anni, appunto per i motivi da me puntualizzati ed ancora validi. Vero che nello stesso periodo anche il tirare in posizione aperta veniva dichiarato pericoloso dagli stessi docenti, e su quesot argomento mi scontrai parecchio con alcuni di loro, ma il problema per la cuffia dei rotatori rimane. C'e' gente dolorante in Italia, in Francia, In germania ed in Spagna per cattive applicazioni anche temporanee della tecnica.... ed anche i ragazzi sotto la supervisione diretta di Lee hanno passato i loro problemini.
Ho già detto, si puo' anche fare >1350 con quella tecnica, ma ci si puo' anche rompere facendoli, se non si è molto molto prudenti. Ribadisco, e' una tecnica per professionisti, da NON insegnare a livello di base.

Ho ricevuto finalmente le foto per il libro e sto aspettando i preventivi, poi vediamo cosa fare... Per la cronaca, si tratta della versione Italiana di "Mastering your compound bow" di James Park.
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MessaggioInviato: Mer Feb 13, 2008 6:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

Quoto in pieno il tuo intervento, so che gli internauti usano tale gergo e da loro lo copio, ma ……

Il centro della tecnica BEST, ha mio avviso, è il TRASFERIMENTO ove con questo termine si intende (cito testualmente Mr Lee) il passaggio da movimento lineare della trazione a movimento angolare con il relativo scivolamento della scapola della corda sotto quella dell’arco, al fine di ottenere un’ottimale posizionamento del gomito della corda senza ancoraggi estremamente laterali e senza “l’antica” argomentazione di proporzione di segmenti scheletrici. Con allineamenti ottenibili solo da chi baciato da madre natura (Suk ???). Ovviamente tale fase è possibile solo se successiva ad altre ad essa preparatorie.

E il MANTENIMENTO concetto di interruzione della trazione, per bla, bla, bla, … di cui anche tu sul tuo libro hai tessuto le lodi.

L’espansione è deboluccia anche per me, ma io non ho il carisma per schierarmi su nessuna posizione.

A proposito di spalla ruotata, a mio avviso e da quanto ho potuto vedere dalla mia finestra sul mondo per spalla ruotata non si intende la muscolatura del braccio e avambraccio che si incaricano a ruotare il gomito facendo in modo che esso sia all’esterno, ma di una posizione della testa dell’omero decisamente fuori dalla articolazione scapolo omerale. Questa posizione anche a me sembra molto molto pericolosa. Da quanto visto e sentito in quel di Milano non è quella però proposta da Mr. Lee.

Poi, di sicuro non ho capito nulla e smetto di far perdere tempo.

Ciao Vittorio !!!!
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Axl2ino
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MessaggioInviato: Mer Feb 13, 2008 6:16 pm    Oggetto: Rispondi citando

vittarco ha scritto:

...Per la cronaca, si tratta della versione Italiana di "Mastering your compound bow" di James Park.



Shocked Shocked Shocked
O.T. Finalmente, attenderò con pazienza la sua realizzazione.
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Nessuno puo' essere saggio a stomaco vuoto!!!

NO BOWTECH ???
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