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Il Nostro Forum Il nuovo forum della C.A.M. - Compagnia Arcieri Monica
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mulliri Jabba the Hutt
Registrato: 02/03/07 17:04 Messaggi: 423 Residenza: Brunico
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Inviato: Mer Giu 01, 2011 12:47 pm Oggetto: CO meglio se la freccia....gira? |
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Leggendo qua e la...alcuni asseriscono che per il CO, avere le spin win o altre alette che fanno ruotare la freccia durante il volo....è praticamente ininfluente...... _________________ Ricorda Dario: per quanto ne sai,c'è sempre chi ne sa più di te. |
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vittarco Yoda
Registrato: 20/12/06 17:27 Messaggi: 6200 Residenza: Gallarate - Italy
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Inviato: Mer Giu 01, 2011 3:58 pm Oggetto: |
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Tutte le frecce girano durante il volo, incluse le spennate.
Le differenti inclinazioni delle alette definiscono quanto girano e quando iniziano a frenare (forma della pseudo parabola). Una freccia che gira molto velocemnte si stabilizza prima di una che gira lentamente. Basta fare il confronto del volo tra una freccia spennata ed una impennata per capire la differenza.
I profili di alette diversi, combinati con la loro inclinazione, hanno influenza sempre sull'inizio della frenata.
La flessibilità/elasticità delle alette ha influenza sulla sensibilità al vento laterale e sulla reazione alle variazioni dello stesso.
Le alette curvate hanno pure influenza sulla sensibilià al vento laterale. Un alletta curva ed elastica sente "meno" il vento laterale perchè la sagoma laterale è inferiore, ma in presenza di folata tende ad "apririsi" e quindi restituisce una reazione più netta alla freccia, migliorando il ritorno alla stabilità della stessa (principio espresso da Carella, inventore delle Spin Wing, nel suo brevetto relativo).
Comunque, l'argomento è estremamnte complesso, ma anche completamnte studiato. Fai riferimnto agli articoli sul sito di Joe Tapley per spigazioni complete e diagrammi.
http://www.tap46home.plus.com/mechanics/
L'aletta ideale? Una volta Don Rabska, allora responsabile tecnico della easton, scrisse in un articolo che di norma, i tiratori Olimpico usano alette troppo piccole e i tiratori compound alette troppo grandi.
Io sono pienamnte d'accordo con l'affermazione, che unita alla netta superiorità delle alette curve sulle diritte, mi porta alla seguente conclusione sulle alette ideali:
- per l'olimpico, le alette curve flessibili più grandi che si riesce ad utilizzare compatibilmente con il raggurppamento nel vento
- per il compound, le alette curve flesibili più piccole che si riesce ad utilizzare, compatibilmente con il raggruppamento nel vento.
P.s.
le alette curvate per loro natura anche se montate diritte tendono a far ruotarela freccia più di alette piane di dimensioni equivalenti. Ma anche per loro un po' di inclinazione non guasta. _________________ Fai o non fai. Non c'e' tentare. - Yoda |
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vittarco Yoda
Registrato: 20/12/06 17:27 Messaggi: 6200 Residenza: Gallarate - Italy
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Inviato: Mer Giu 08, 2011 10:41 am Oggetto: |
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A completamento di quanto sopra, per il compound occorre anche specificare che nel tiro reale esiste sempre una componente laterale più o meno lieve, influenzata principalmente dalle torsioni sulla grip. dalla forma del rest e dalla torsione dell'uncino dello sgancio, che fa entrare in oscillazione la freccia non solo sul piano verticale, ma anche su quello orizzontale. Che le frecce compound oscillino solo sul piano verticale è una mera leggenda urbana sfatata da qualsiasi filmato ad alta velocità fatto con arcieri veri (non con macchine da tiro).
Da qui, la necessità di avere uno spine corretto sui due assi, non su uno solo, (vale anche ovviamente per l'olimpico), e comunque la necessità di una penna che aiuti a stabilizzare le variazioni di torsione al rilascio. La velocità di uscita del CO aiuta molto, facendo comunque ruotare più velocemente qualsiasi freccia a parità di aletta con il ricurvo, ma è ovvio che un po' di rotazione in più con un po' di inclinazione delle alette può solo che aiutare.
Quindi, nel mondo reale, anche per i compound le alette dovrebbero seguire la rotazione dell'arco (destre per destri e sinistre per mancine). Solo, è molto più difficile apprezzare la differenza tra le due soluzioni sempre a causa della accellerazione iniziale che minimizza molto tali differenze. Ma non le elimina. _________________ Fai o non fai. Non c'e' tentare. - Yoda
L'ultima modifica di vittarco il Lun Giu 27, 2011 12:37 pm, modificato 1 volta |
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vittarco Yoda
Registrato: 20/12/06 17:27 Messaggi: 6200 Residenza: Gallarate - Italy
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Inviato: Lun Giu 27, 2011 12:34 pm Oggetto: |
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Una curiosìtà... curiosa...
Sandrine mi racconta che i tecnici della nazionale compound francese, utilizzando una macchina per riprese a 10000 fotogrammi al secondo, hanno analizzato l'uscita della freccia dall'arco verificando che in almeno un caso (un arciere destro di altissimo livello) la freccia, impennata con alette in senso destrorso, ruotava in senso antiorario appunto all'uscita dall'arco.
Stiamo parlando di un arciere che ha fatto più volte >1400 ....
L'unica spiegazione trovata è che la freccia tende a ruotare all'uscita in relazione come noto in relazione all'appoggio laterale dinamico che riceve e che quindi in quel caso il rest dava un appoggio dinamico a sinistra con il tipo di sgancio e il rilascio utilizzati. Che succedeva poi lontano dall'arco? Non si sa...
P.s.
La macchina a 10000 fotogrammi al secondo ce l'ha anche la Fitarco, ma nessuno la usa, che si sappia... _________________ Fai o non fai. Non c'e' tentare. - Yoda |
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alien Jabba the Hutt
Registrato: 20/10/07 11:41 Messaggi: 338
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Inviato: Lun Giu 27, 2011 1:46 pm Oggetto: |
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vittarco ha scritto: |
L'unica spiegazione trovata è che la freccia tende a ruotare all'uscita in relazione come noto in relazione all'appoggio laterale dinamico che riceve e che quindi in quel caso il rest dava un appoggio dinamico a sinistra con il tipo di sgancio e il rilascio utilizzati |
Non che io mi sia mai preso la briga di provare delle prove sul campo (sarebbe ridicolo con le mie rosate cercare test qualitativi) però da quello che dici mi vengono in mente alcune considerazioni:
- Se cambio rest, magari mettendone uno a caduta, cosa cambia?
- Se cambio sgancio? Solitamente uso uno sgancio a rotazione (scoot longhorne) che mi da un certo strappo nella carta, ma cambiando con altri sgangi anche lo strappo cambia: potrebbe essere che la stessa cosa influenzi anche la rotazione?
Alla fine di tutto, però, per ritornare alla domanda di Dario, credo che al di là di rotazioni destrorse o mancine, alette incliante o meno, non dovrebbe essere la rosata a guidarci nella scelta? _________________ "Se non condividi certi momenti, ti sembra quasi di non averli vissuti" |
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vittarco Yoda
Registrato: 20/12/06 17:27 Messaggi: 6200 Residenza: Gallarate - Italy
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Inviato: Lun Giu 27, 2011 2:50 pm Oggetto: |
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La prova della carta è sempre influenzata dal tipo di sgancio e dal rilascio, oltre che dalla distanza della carta stessa... Basta fare prove con appoggi della mano diversi per vedere differenze.
La rosata è il riferimento ma non è molto semplice giudicare la se la rosata dipende dalla messa a punto, dalle frecce stesse o dall'arciere.
La sola prova dello spine corretta rimane la spennata, la rosata e gli altri elementi vengono dopo. _________________ Fai o non fai. Non c'e' tentare. - Yoda |
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