Link all’articolo originale: http://www.arco-frecce.com/forumcam/_disc5Arch/0000063a.htm

Traduzione di Giorgio Mauri – 23 MAGGIO 2003

 

Braccio teso o piegato per il Compound

Di Leonard G. Caillouet

 

Questo è un argomento ricorrente, anno dopo anno. Quella che segue è una semplice tecnica che evita ogni confusione, è intuitiva e dà come risultato la soluzione biomeccanica più corretta.

Posizionati vicino ad una porta aperta, con le spalle in linea con lo stipite della porta, in modo da avere il braccio dell’arco dal lato dello stipite. Rilassa il braccio lungo il fianco e sollevalo all’incirca all’altezza a cui sarebbe quando miri. Rilassa il polso e posiziona il palmo della mano sullo stipite. Per tenere questa posizione, occorre stare alla distanza corrispondente alla lunghezza del braccio dallo stipite, in modo che, con la mano appoggiata, il braccio e tutto il resto del corpo siano rilassati. Ora solleva il piede dal lato dell’arco: ciò dovrebbe costringerti a spostare il peso del corpo sul braccio dell’arco. Regola la posizione del braccio in modo da sopportare il carico con il minimo sforzo e la massima stabilità possibili. Adesso fai scivolare il piede di appoggio qualche centimetro più lontano dallo stipite e risistema la posizione del braccio. La posizione di supporto del peso contro lo stipite deve essere ricercata più con un allineamento delle ossa del braccio e della spalla che con la forza muscolare; questa è la posizione del braccio da tenere quando tiri.

 

Che questa posizione tu la chiami “a braccio teso” o “a braccio piegato” è irrilevante. Per la verità, nessuno tira mai con il gomito completamente steso o bloccato. Generalmente, l’iperestensione del braccio non è una buona cosa. L’obiettivo è di trovare l’allineamento più efficiente per la TUA struttura scheletrica, per reggere la forza applicata durante l’estensione con il minor sforzo muscolare possibile; questo è il principio fondamentale del tirare bene.

Troppi allenatori e arcieri si aggrappano ad una terminologia e a tecniche che confondono le idee e non sempre sono efficaci, solo perché questo è ciò che gli hanno insegnato. Un po’ di buon senso e una conoscenza molto elementare di fisica e biomeccanica solitamente porta a soluzioni semplici.

 

Per tua informazione, le mie credenziali sono:

·         Dottore di Kinesiologia

·         Master in comportamento motorio con specializzazione in biomeccanica

·         Ex consulente di Medicina Sportiva del Comitato Allenatori NAA

·         Ex membro dei comitati di Medicina Sportiva dell’USOC e del NAA

·         20 anni di esperienza come arciere

 

Leonard G. Caillouet