24 Ore ... per sempre


 

E cinque.  Sembra ieri quella prima edizione del Dicembre 95, quando tutti ci chiedevano e si chiedevano  cosa fosse, una 24 Ore..... Ma le 24 Ore sono ormai cinque, ed il dubbio non tocca proprio più nessuno. Tutti gli arcieri in Italia e moltissimi in giro per il mondo sanno cos'e' la 24 Ore Internazionale di Castellanza. Possono amarla o odiarla, aver partecipato a tutte le edizioni o aver deciso di non partecipare mai a nessuna, ma la 24 Ore Internazionale di Castellanza e' entrata nella storia del tiro con l'arco Italiano e li' resterà, anche semai decidessimo di non organizzarla più.

Già, lo scorso Agosto ci siamo imbarcati in una avventura ancora piu' grande. Organizzare il Campionato del Mondo Indoor FITA del Marzo 2001. E non solo quello, ma organizzarlo sia per i Seniores che, in prima edizione, per gli Juniores. E, visto che ci siamo, organizzare pure un super torneo Indoor Open la settimana precedente, cosi' da accontentare tutti, far partecipare alle gare un migliaio di tiratori, e probabilmente farci tutti ricoverare in manicomio alla fine dei dieci giorni di gare per una sano elettroshock.  Quindi, con un Mondiale da mettere in piedi per Marzo 2001, la decisione dolorosa ma inevitabile di sospendere nel 2000 la 24 Ore. Organizzarla a soli tre mesi dal Mondiale non sembrava proprio il caso.

Ma la 24 Ore del 1999,  questa bisognava farla, e farla bene. E la 5a edizione della 24 Ore di Castellanza e' andata regolarmente in onda dal 4 al 5 Dicembre 99 secondo l'ormai collaudatissimo copione ricco di arcieri, costumi, premi, giochi e musica a tutto volume.

136 squadre da tutta Italia, Svizzera, Francia, Slovenia e Romania, un montepremi in prodotti elettronici e arcieristici che ha sfondato in valore commerciale il tetto dei 32 Milioni di lire e, come sempre, una incredibile serie di storie e imprese arcieristiche piccole e grandi da raccontare e da tramandare, nella tradizione di questa atipica competizione, che andiamo qui di seguito citare, scusandoci in anticipo per le inevitabili, infinite omissioni.

Nel Compound Maschile, vince per il terzo anno consecutivo ancora la stessa squadra, quella Slovena formata da Dejan Sitar e Stefan Osep, che chiude questa volta a meno 15 punti dal pieno. Non raggiunge il record di meno 12 stabilito nel 1997 solo perché Osep alla sua prima serie fa un terribile 295 che compromette la possibilità del record, ma in compenso Sitar e' implacabile e inanella di continuo serie da 300 punti. E' uno spettacolo veder tirare a quel livello, ed indubbiamente il ventenne Dejan e' l'attrazione dell'area Compound.

Dietro i vincitori, incredibile nella sua impresa, ecco in classifica la squadra "Elisa e Maurizio sposi- 07/05/2000" composta dal solo Maurizio Prandi, conosciutissimo arciere di Riva del Garda. Maurizio partecipa da solo in preparazione , alquanto strana, al suo prossimo matrimonio. Non e' il primo a partecipare da solo ad una 24 ore, ed in gara da solo, per la seconda o terza volta, c'e anche Gianni Orsenigo della Martesana. Ma Maurizio Prandi fa molto di più: arriva secondo dietro gli imbattibili sloveni, non smettendo mai di tirare, neppure durante i soliti quattro giochini usualmente utilizzati dai "solitari" per prendersi un po' di riposo. Partecipa anche a quelli, e ne vince addirittura due. Impresa incredibile, che gli merita la dose maggiore di applausi alla premiazione.

Nell'Olimpico maschile, ancora una volta come da tradizione la squadra sulla carta più forte non vince. Michele Frangilli e' in squadra con Alberto Alciati e, dopo tanti anni, con il compagno dei tempi della classe Alllievi Corrado Basilico. Michele non prende troppo seriamente la gara, ha ben quattro archi con diverse soluzioni da provare, ed il suo impegno e' mirato a quell'obiettivo. Dopo poche serie, pero', la squadra si trova in terza posizione con un gia' notevole distacco. Michele interrompe gli esperimenti ed aumenta la sua presenza percentuale sulla linea di tiro.  La squadra risale lentamente fino al primo posto, ma la notte e' fatale. Michele torna sulla linea di tiro all'alba, ma ormai e' troppo tardi, per merito di un eccezionale Andrea Mattiello degli Arcieri del Pasubio ( in squadra con Orazio Caltabiano), ex Nazionale Juniores di inizio anni 90, che pure si esibisce in una incredibile prova di bravura e costanza, mantenendo il distacco dalla seconda squadra nei sei punti del finale. Michele Frangilli avrà tirato alla fine oltre 270 frecce sulle 420 della gara, ma Andrea ne avrà probabilmente tirate anche di più.

Comparativamente, e' pero' l'Arco nudo a registrare la prestazione tecnica più eclatante. Dai nomi sulla linea di tiro, assenti gli Sloveni, si pensava che sarebbe stata una sfida a due squadre, tra i i Golden Friends di Marino Bergna e Galliano Albertin, vincitori nel '98, ed i Toscanacci di Mario Orlandi, Alessandro Ballerini e Carlo degli Innocenti.

Ma Albertin tirava con l'indice della mano destra ancora infortunato per un incidente sul lavoro mentre Mario Orlandi invece era in perfetta forma e con gran voglia di tirare, visto che non si staccava mai dalla linea di tiro. Orlandi toccava sulle tornate tre volte i 280 punti con una picco a 282, e la gara non aveva storia. I Toscanacci vincevano con 268, 6  di media sulle 30 frecce, con i Golden Friends  a 261,6. Un distacco abissale di 99 punti sulle 24 ore, comunque tirate anche dai secondi a livelli altissimi per l'Arco Nudo.

Nello Juniores, ancora un "one man" show nella squadra vincitrice. E' Filippo Pogni che trascina la squadra "Formiche due, il ritorno", formata con Andrea Tarelli e Christian Striuli, alla vittoria davanti ai Simpson di Lorenzo Artuso, Ernesto Bortolami e Andrea Ciurletti. Le Formiche, senza Pogni, si erano piazzate seconde nel 98. Il terzo uomo ha fatto veramente la differenza nel 99.

Nel femminile Olimpico, grande presenza della nostra Nazionale Juniores e Allieve, con tutte le nostre ragazze schierate nella classe maggiore per tentare la via del gradino piu' alto del podio. Invece, sono le Rumene  Lucescon, Poclitar e Antonesei a vincere, con soli sette punti di vantaggio sulla squadra "Angelicamente Diaboliche" di Loredana Agostinetto, Chiara Navigante e Laura Pietrobelli. Ramona Gabriela Poclitar aveva vinto anche l'edizione 98, quella volta in coppia con la ex nazionale ukraina Tatiana Mountean.

Vincitrici senza storia invece nel Compound Femminile la squadra con Lucia Panico, Francesca Peracino e Maria Teresa Ticozzelli, e nella classifica Long Bow+ Ricurvo FIARC la squadra Meda con Vincenzo Arca, Luca Frezza e Walter Marzorati.

Poi, a parte i vincitori, ci sono le mille storie degli "altri".

Fabiola Palazzini, in gara per la quinta volta, tira magnificamente, ma per la quinta volta fa squadra con il marito Giuseppe Reduzzi, che per onesta' la esorta ogni volta a cercarsi compagni piu' forti. Nulla da fare, Fabiola tira la 24 Ore solo con suo marito. Saranno undicesimi, ad un sol punto dal premio per il decimo posto.

Alvise Bertolini troverebbe invece posto in qualsiasi squadra arco Olimpico delle prime posizioni. Invece, tira Arco Nudo nella squadra che sara' erza con Ciurletti e Novali.

Anna Moschini e' stata operata ad una gamba giusto due giorni prima della 24 Ore. Dave Baron, suo marito, e' sempre disponibile a recuperarle le frecce, ma lei insiste per fare tutto da sola. Durante la notte, inanella punteggi ben sopra il proprio record personale. Con Sergio Paccagnella alla fine saranno 12esimi  nell'arco Oimpico.

Dario Mulliri era arrivato secondo nel 98 nella classifica Compound, tirando praticamente da solo. Questa volta era contento perché faceva parte di una squadra, ma la squadra e' arrivata solo terza....

Giuseppe Fissore, Luigi di Michele e Michele Silla, ovvero la Nazionale Juniores Compound, ci hanno provato, ma hanno dovuto accontentarsi del 12esimo posto.

Giuseppe Guidotti e' una costante di tutte le 24 Ore. E sul podio arco Olimpico, con gli arcieri di Lucca, al terzo posto  per la terza volta.

E per concludere, le mascotte: il più giovane in gara, e quello con minore anzianità di tiro. Le citazioni vanno, dopo accurata indagine, proprio a due tesserati della Sport Arco e Frecce CAM. Carla Frangilli, classe 1988, e' la più giovane in gara in questa edizione. La sua squadra finirà dodicesima tra gli Juniores. Davide Morandi e' quello con minore anzianità di tiro. Classe 1986, ha fatto il corso introduttivo in Ottobre. La sua squadra sarà ultima tra gli Juniores, ma il suo entusiasmo per l'esperienza e' stato proverbiale.

Dunque, anche la 24 Ore 1999 e' archiviata, ed e' tempo per noi della Sport Arco e Frecce CAM di pensare per almeno un anno solo ai Mondiali del 2001. Ma la 24 Ore e' esistita, esiste e ritornerà, per tutti coloro che la amano, per sempre.

 

 

 

Vittorio Frangilli

28 Dicembre 1999